Usa. L’Accademia delle Scienze chiede linee guida per la ricerca con le staminali embrionali

“La premessa non e’ di chiedere che la ricerca vada avanti ma di partire dal presupposto che questa ricerca e’ importante per il bene dell’umanita’ e che deve essere condotta in una cornice che affronta gli interrogativi posti dal punto di vista scientifico, etico, medico e religioso”. Questa e’ la conclusione a cui e’ giunto il National Research Council della National Academy in collaborazione con l’Institute of Medicine.
Nel documento di 131 pagine ci sono diversi punti cruciali che dovrebbero costituire l’asse portante di una necessaria regolamentazione per la ricerca con le staminali embrionali:
– creare un’agenzia, un’organizzazione nazionale indipendente con il compito di monitorare tutte le ricerche con le staminali condotte nei laboratori Usa, valutare periodicamente se i regolamenti etici vengono rispettati;
– creare delle commissioni di controllo e di sorveglianza interne da parte di chi realizzera’ ricerche con embrioni, composte da esperti scientifici, legali ed etici che vigilino sui propri esperimenti;
– le medicine realizzate attraverso le cellule staminali dovranno essere accessibili a tutti i gruppi etnici;
– i donatori di sperma e ovuli non dovrebbero essere pagati e, pur se informati che grazie al loro materiale biologico potrebbero derivare dei profitti, i donatori non potranno in futuro rivendicare eventuali compensi;
– ai donatori verra’ garantito l’anonimato, e questi dovranno sottoscrivere un consenso informato al momento della donazione alla scienza degli embrioni, consenso che puo’ essere ritirato;
– impedire la creazione di ibridi uomo-animale, le cellule staminali embrionali umane non potranno essere iniettate in embrioni animali e viceversa;
– da vietare, infine, la clonazione riproduttiva umana.

“La societa’ appoggia sempre di piu’ questa area di ricerca e il suo potenziale per il progresso della salute umana”. “In assenza di direttrici federali per guidare la generazione e l’uso per la ricerca con le cellule staminali embrionali umane, la comunita’ scientifica e le sue istituzioni devono andare avanti e sviluppare e promuovere la proprie (direttrici)”, si legge nel documento.
A fronte di una politica della Casa Bianca molto restrittiva, che con il provvedimento di George W. Bush del 2001 limita i finanziamenti federali alle sole linee embrionali create entro la data del 9 agosto di quell’anno, negli Stati Uniti questo tipo di ricerca e’, infatti, completamente libera.
Troppo per alcuni degli stessi ricercatori. “Abbiamo bisogno di regole. Per ora si puo’ fare quello che si vuole. Il rischio di abusi e violazioni e’ altissimo”, dice Robert Lanza, direttore medico dell’Advanced Cell Technology, la societa’ del Massachusetts che per due volte nel 2001 e nel 2003 e sotto la guida dello stesso Lanza ha clonato un embrione umano facendolo sviluppare prima fino a 8, e poi fino a 16 cellule.
“Un insieme di regole che guidino l’estrazione, la conservazione e l’utilizzazione delle cellule staminali provenienti da embrioni umani alle quali aderisca tutta la societa’ scientifica e’ la migliore maniera di far avanzare questo campo della ricerca”, ha detto Richard Hynes, ricercatore del Mit (Massachusetts Institute of Technology) e copresidente del comitato che ha preparato questa guida per l’Accademia Nazionale delle Scienze, un organismo indipendente il cui compito e’ quello di fare raccomandazioni al Congresso e alla Casa Bianca.
“I suggerimenti dell’Accademia nazionale sono essenziali per assicurare che gli studi sulle staminali siano condotti secondo principi etici”, ha commentato il deputato repubblicano Michael Castle, che con la collega democratica Diana DeGette hanno appena depositato un progetto di legge con cui si propongono meno restrizioni sui finanziamenti federali a queste ricerche. “In assenza di una regolamentazione federale, i ricercatori stanno operando in una situazione da vecchio west della scienza”, ha detto la DeGette.
“Le forti cornici etiche di questo opportuno rapporto devono dare ai sostenitori della ricerca al Congresso ancora piu’ appoggio per ampliare l’attuale politica federale sulle cellule staminali, e deve fornire a coloro che sono ancora al margine di questo processo motivazioni per entrare in gioco”, ha commentato Daniel Perry, presidente della Camr, Coalition for the Advancement of Medical Research.

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