Urinare sulla puntura di una medusa?
Sebbene il termine puntura sia ampiamente utilizzato, la nozione di bruciatura sarebbe più appropriata. Le meduse infatti non pungono, non attaccano. È il contatto con i loro filamenti che può essere dannoso. Sono quelli che hanno un forte potenziale urticante. Un potere che l’animale conserva, sia che nuoti o sia arenato su una spiaggia. Quindi occorre fare attenzione se i bambini stanno giocando sulla sabbia. Non dovrebbero avvicinarsi troppo.
Il calore neutralizza il veleno
Se dovesse verificarsi un’ustione, si manifesterebbe entro 10 minuti come un forte prurito. Chi non ha mai sentito questo consiglio sgradevole di urinare sull’ustione di medusa per calmare il dolore e disinfettare la ferita? E sembra che questa pratica funzioni per alleviare il dolore. In realtà, non è l’urina in sé. È il calore che neutralizza il veleno. Si otterrà quindi lo stesso risultato con l’acqua di mare, purché sufficientemente calda. Insomma, una soluzione meno vergognosa.
Urina, la falsa buona idea
Un altro danno che ne deriverebbe dall’urina è il fatto che, come l’acqua dolce, può far esplodere le cellule urticanti rimanenti e rilasciare nuovamente il contenuto velenoso. Il rischio di superinfezione diventerebbe allora reale. In caso di puntura di medusa, sciacquare la ferita con acqua di mare, quindi strofinarla con sabbia per rimuovere eventuali cellule urticanti. Risciacquare nuovamente, quindi chiedere consiglio al medico o al farmacista.
(Futura-Santé del 19/07/2021)
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