Taxi. Il governo decide che il trasporto in taxi deve continuare ad essere ‘cosa’ loro


Il Consiglio dei ministri di ieri ha approvato norme per venire incontro alla penuria di taxi (1). Il succo di quanto deciso è che sono i taxisti a decidere cosa fare e cosa non fare: 
– licenze aggiuntive temporanee straordinarie per periodi straordinari, gestite da loro
– i Comuni metropolitani capoluogo di regione con aeroporti internazionali possono incrementare del 20% le licenze già in essere a condizione che siano utilizzati veicoli a basse emissioni, con incentivi per l’acquisto.

Insomma, siamo condannati a far dipendere la nostra mobilità non da una pubblica amministrazione, ma da una corporazione, i taxisti. il cui interesse è il proprio tornaconto, ampiamente dimostrato. Unica “concessione” quel 20% affidato ai Sindaci che, in questi decenni da cui il problema esiste e si è sempre aggravato, hanno dimostrato di essere altrettanto proni alle corporazioni.

Le aspettative in merito erano pressocché vicine allo zero, ma le soluzioni individuate non fanno altro che aggravare l’esistente e procrastinare il disagio, visto che, spacciandosi questa per riforma… perché qualcosa cambi ci vorrà chissà quanto altro tempo. E poi, vuoi mettere i taxisti che sono contrari anche a questo e, se alla fine si adegueranno, lo faranno pesare come fosse una sorta di rivoluzione…. e “taralucci e vino”.

A nostro avviso l’unica soluzione è la liberalizzazione del mercato che, cosa non considerata dal governo, significherebbe anche tariffe più eque e meno impattanti sulle tasche dei consumatori.

1 – dal comunicato del governo: 
nel settore taxi, in deroga al divieto di cumulo delle licenze, i comuni potranno rilasciare, in via sperimentale, licenze aggiuntive temporanee per l’esercizio del servizio per fronteggiare uno straordinario incremento della domanda legato a grandi eventi o a flussi di presenze turistiche superiori alla media stagionale. Il numero delle licenze e’ determinato in proporzione alle esigenze dell’utenza e in ragione del carattere temporaneo o stagionale della esigenza. La durata, in ogni caso, non puo’ superare i 12 mesi, prorogabili per ulteriori 12 mesi. Le licenze possono essere rilasciate esclusivamente in favore dei soggetti gia’ titolari di licenze per l’esercizio del servizio di taxi, i quali possono valorizzarle mediante l’affidamento, anche a titolo oneroso, a terzi, purche’ in possesso dei requisiti prescritti, oppure con la gestione in proprio. Si prevede poi che i comuni capoluogo di regione, sede di citta’ metropolitane e sede di aeroporto internazionale possano incrementare il numero delle licenze, in misura non superiore al 20% delle licenze gia’ rilasciate, tramite un concorso straordinario che prevede, quale condizione obbligatoria per il rilascio della licenza, l’utilizzo di veicoli a basse emissioni. Si attribuiscono una serie di incentivi ai fini dell’acquisto di veicoli a basse emissioni da adibire al servizio taxi
(Agi)

Qui il video sul canale YouTube di Aduc
 

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