Spagna. Bernat Soria: pronto a tornare se…

Bernat Soria, direttore dell’Istituto di Bioingegneria dell’Universita’ Miguel Hernandez (Alicante), sarebbe disponibile a tornare e a riprendere i suoi studi sul diabete con le cellule staminali embrionali in Spagna se il Governo autorizzera’ l’uso scientifico dell’estrazione di queste linee cellulari dalle migliaia di embrioni sovrannumerari immagazzinati nelle cliniche di fecondazione assistita.
Lo scienziato di Alicante ha anche precisato che questo tipo di cellule staminali non sono l’unica speranza per gli oltre due milioni di diabetici spagnoli, e piu’ in generale la terapia cellulare “non e’ una panacea”. “Ci sono altre strade, anche queste promettenti”, come il trapianto degli isolotti pancreatici, o l’autorigenerazione dell’organo danneggiato, tutte ancora in fase sperimentale.
“Speriamo che alla fine si realizzi” e’ stato l’auspicio di Soria in merito alla modifica della legge sulla riproduzione assistita del 1988 che ha portato ad una incertezza legislativa le ricerche spagnole in cui sono utilizzate le staminali embrionali. E’ stato infatti questo vuoto giuridico che ha portato Soria a traslocare le sue ricerche all’Universita’ Nazionale di Singapore, ma e’ pronto a tornare una volta rispettati i due anni di impegno lavorativo che ancora gli restano. In particolare anche dopo l’approvazione da parte della Commissione Europea di finanziare con fondi dell’Unione le ricerche con le staminali derivate da embrioni sovrannumerari.
“Forse sono troppo ottimista ma credo che sara’ facile arrivare ad un accordo e produrre una legge che sia attenta, ma che comunque permetta la ricerca con gli embrioni e con le linee cellulari di origine embrionale”, ha detto Soria prima di partecipare ad un corso dell’Universita’ Internazionale Menéndez Pelayo a Santander lo scorso 21 luglio. Bernat Soria crede che “ogni giorno sia piu’ vicina” la ricerca con le cellule staminali, “che ci sia una maggioranza sociale che si e’ gia’ schierata a favore e mi azzarderei a dire che c’e’ gia’ anche una maggioranza parlamentare, anche se ancora non si e’ potuta vedere”. “Questa settimana sono comparsi sul ‘New England Journal Medicine’ due editoriali che chiaramente si schieravano affinche’ gli Stati Uniti finanziassero la ricerca con le cellule staminali di origine embrionale” con “argomenti di tipo scientifico”, ha sottolineato Soria. In quegli editoriali si “sosteneva che gli Stati Uniti non possono perdere il treno della ricerca nelle cellule staminali” e “io credo che questo sia vero per l’Europa e sia vero anche per la Spagna”. “Le capacita’, la proliferazione e la differenziazione che hanno queste cellule e’ maggiore rispetto alle cellule staminali adulte”, ha spiegato Soria, che ha quindi ricordato come la sua ricerca tenta di “generare tipi cellulari che si possano utilizzare nelle terapie per malattie neurodegenerative come il Parkinson e l’Alzheimer”.
L’impressione che si possa arrivare ad una nuova legislazione l’ha avuta dai colloqui con il Governo e i gruppi parlamentari, ma non e’ cosi’ precisa da prevedere i tempi. La possibilita’ che il Parlamento andaluso voti una legge che permetta la ricerca con gli embrioni sovrannumerari a settembre-ottobre, e che altri Governi socialisti delle Comunidad autonome seguano l’esempio, “potrebbe generare una situazione atipica in Spagna”, spiega Soria che spera “che si approvi una legge per tutto il territorio nazionale che permetta queste ricerche”. Sarebbe meglio evitare una legislazione differenziata e l’atteggiamento del Governo per Soria e’ “costruttivo e positivo”.