Singapore. Il ministro della Salute vuole vietare dibattito con medico pro-eutanasia
Il ministro della Salute di Singapore Khaw Boon Wan ha chiesto che venga impedito al medico australiano e fautore della legalizzazione dell’eutanasia Philip Nitschke di partecipare a un dibattito organizzato per il 13 maggio nella citta’-stato. “Un discorso su come insegnare ai malati terminali a togliersi la vita violerebbe la legge e non e’ benvenuto nel nostro Paese”.
A Singapore, anche il solo tentare il suicidio e’ reato punito con il cancere.
“Stiamo promuovendo le cure palliative per i pazienti terminali in modo che questi, e i loro parenti, possano convivere con una malattia terminale con minore sofferenza e maggiore assistenza a domicilio”, ha spiegato il ministro.
Contattato dal quotidiano Straits Times, Nitschke ha spiegato di aver inviato una richiesta di autorizzazione alle autorita’ di polizia di Singapore oltre una settimana fa.
Ma per gli oppositori, tra cui il medico Hoe Wan Sin, questo dibattito non s’ha da fare. “E’ un argomento pericoloso che potrebbe far venire strane idee ai pazienti depressi, e magari neanche affetti da malattia terminale, specialmente in questo periodo di crisi finanziaria”, ha spiegato allo Strait Times.
Per Wan Sin, Nitschke non e’ la persona indicata per parlare di queste cose, visto che almeno una persona da lui assistita a morire non era neanche malata terminale ma solo depressa. “Come medico non ha fatto niente per aiutarla”, ha spiegato.
Ma Nitschke continua la sua battaglia. Negli scorsi giorni ha sperimentato la sua ultima invenzione, un kit per l’eutanasia atto ad individuare l’idoneita’ e la quantita’ di barbiturico necessarie per togliersi la vita. Kit che Nitschke ha annunciato di voler distribuire in Gran Bretagna a partire da meta’ maggio.
Ed e’ proprio la Gran Bretagna il nuovo campa di battaglia di Exit International. “Sarebbe impossibile lanciare il kit qui in Australia, perche’ e’ illegale”, ha spiegato. “Francamente, la situazione per la mia associazione diventa sempre piu’ difficile in Australia”.
Il suo libro The Peaceful Pill Handbook e’ stato censurato in Australia, dove sono state promulgate leggi ad personam per impedire all’associazione Exit di operare via Internet. Nitschke e’ stato anche arrestato perche’ nella sua valigia era stata trovata una copia del suo libro.
Il kit sara’ lanciato da una donna inglese affetta dal terribile morbo di Huntingtons. “Andremo a casa sua, testeremo la sostanza che e’ riuscita a procurarsi, augurandoci che sia effettivamente il farmaco giusto e che non vi siano dubbi sulla sua efficacia”, ha spiegato Nitschke.
Il Kit, che porta il nome DIY, e’ frutto di due anni di lavoro dopo le numerose richieste delle migliaia di aderenti a Exit International. Sono gia’ numerosi i cittadini australiani che si sono illegalmente procurati il potente barbiturico Nembutal dal Messico e altri Paesi dove e’ venduto anche via Internet. Il kit dovra’ determinare la qualita’ del farmaco e la dose idonea.