Lo sguardo che distingue il cane dal lupo e che lo fa intendere con l’umano
In uno studio pubblicato lo scorso 17 giugno con il rendiconto dell’Accademia americana delle Scienze (PNAS), alcuni ricercatori spiegano di aver sezionato dei cadaveri di cani domestici e di lupi selvaggi ed hanno rilevato le differenze che i cani hanno rispetto agli ultimi 33.000 anni. Gli animali sottoposti a questo studio non sono stati appositamente uccisi. Gli scienziati hanno scoperto dei muscoli ben formati attorno agli occhi dei cani, ma che non c’erano nei lupi.
Nell’altra parte dello studio, hanno filmato delle interazioni di due minuti tra cani e un umano a loro sconosciuto, poi lo stesso tra lupi e umano. Solo i cani facevano di movimenti del sopracciglio di forte intensità guardando gli umani. “Questo serve loro per ingrandire gli occhi, come fanno i bimbi”, ha detto all’AFP Anne Burrows, professoressa all’Università Duquesne di Pittsburgh, e coautrice dello studio. “Questo innesca una reazione protettiva nelle persone”. Il fatto che i muscoli erano fortemente sviluppati nei cani ma non nei lupi, “ci indica che questo muscolo e la sua funzione sono stati selezionati” dagli umani.
Uno sguardo che distingue il cane dal lupo
Questo studio si aggiunge a diversi altri tra cui uno famoso del 2015, condotto da alcuni ricercatori in Giappone, che ha dimostrato che lo scambio di sguardi tra i cani e i loro addestratori hanno un picco reciproco di ossitocina, conosciuto anche come “l’ormone dell’amore”. Lo stesso che accade tra una madre e il suo piccolo umano.
Lo studio pubblicato il 17 giugno riguarda solo quattro lupi e sei cani domestici. Bisognerà farne degli altri per confermare questo legame. I ricercatori vorrebbero anche studiare delle ex-razze di cani e compararle ai loro attuali discendenti, come i chihuahua, e studiare altre specie amiche degli umani come i cavalli e i gatti.
(da un lancio dell’agenzia AFP – France Press – del 18/06/2019)