Scontrini assurdi al ristorante. Cosa fare
Sono diventati “virali” due episodi di scontrini dove il consumatore/cliente è rimasto stupefatto di alcune voci: 2 euro per tagliare un toast, e altrettanti 2 euro per aver chiesto un piattino per condividere un piatto di pastasciutta col proprio figliolo. Ovviamente ci sono i partigiani del lecito e dell’illecito nonché quelli dell’ingiusto (categoria più morale che commerciale).
Ma se dovesse capitare una situazione del genere, che fare?
Verificare se in menù era previsto o meno il pagamento di una tale prestazione. Se non c’era, ricordarsi se il cameriere, alla richiesta, abbia fatto presente che quel servizio aveva un costo.
In assenza di informazioni, scritte e/o a voce, la pretesa sarebbe illegittima.
Altrimenti “paga e zitto”.
Un piccolo accorgimento: controllare se nel prezzo finale pagato era incluso o meno il coperto… ché logica umana e commerciale vorrebbe che – coperto incluso – certi servizi come quelli di cui parliamo, dovrebbero essere inclusi.
Alla fine, se tutto era indicato, fatene tesoro e la prossima volta leggete meglio e prima il menù (che – legge comanda – deve essere affisso fuori del ristorante, se non ci fosse, segnalare alle autorità di polizia locale).
Se non c’erano indicazioni o non vi sono state date informazioni sui costi di tagli, piattini e (che ne so) bicchiere in più o forchetta diversa tra primo e secondo, rifiutate di pagare e chiamate un’autorità di polizia.
Alla fine della fine, comunque vada, consigliamo di parlare molto male in giro di quel ristorante e, ovviamente, non andarci più.
1 – Chi scrive, proprio ieri, non in un bar turistico, ma in via Masaccio a Firenze (centro ma non storico e fuori delle “rotte” turistiche), in una pasticceria, per un toast diviso in due, un bicchiere d’acqua e sei “cantucci di Prato” di formato mignon, in piedi e non seduto al tavolino, ha pagato 11 euro… tutti prezzi indicati, a peso per i cantucci… ma caspita 6 euro erano per i cantucci mignon, 1 euro l’uno… quella pasticceria non mi vedrà mai più…
Qui il video sul canale YouTube di Aduc
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