Un raggio di speranza con le cellule staminali
A un paio di isolatidall’Ospedale della Contea di Los Angeles USC, nel quartiere di Boyle Heights nella zona est, si trova uno dei laboratori scientifici degli Stati Uniti dove è stato possibile sviluppare una “famiglia” di cellule che si dividono costantemente, provenienti da cellule staminali embrionali.
Ora, grazie a un provvedimento del presidente Barack Obama, ci sarà il denaro disponibile affinché i ricercatori conducano delle prove con queste reti cellulari embrionali, dove teoricamente potrebbe nascondersi la soluzione per malattie incurabili come Parkinson, diabete o Aids.
Uno dei primi trattamenti, forse già pronto per la sperimentazione clinica tra quattro anni, potrebbe essere quello contro la degenerazione maculare, un tipo d’indebolimento cellulare degli occhi che distrugge l’acutezza visiva centrale, ha spiegato il dottor Martin Pera, responsabile del Centro di medicina rigenerativa e ricerca sulle cellule embrionali dell’Università del Sud della California (USC).
“Cercheremo fondi che ci permettano di sperimentare nei tessuti delle cellule staminali embrionali che abbiamo già prodotto. Se capiremo come crescono e si riproducono le cellule, e se sperimenteremo diverse opzioni di crescita, potremo avvicinarci sempre più alla possibilità di creare tessuti per sostituire la parte dell’organo che non funziona”, spiega Pera.
Le cellule staminali embrionali si ricavano dalla massa cellulare interna dell’embrione umano quando questi è nella fase iniziale di divisione cellulare. Sono cellule parTicolari poiché hanno la capacità di dividersi senza specializzarsi. Da marzo del 2009, quando il presidente Obama ha tolto le restrizioni sulla ricerca con cellule staminali embrionali, vari laboratori negli Stati Uniti hanno cercato di guadagnare terreno nella linea di ricerca che i loro omologhi europei non hanno cessato di praticare: la produzione di tessuti cellulari differenti utilizzando cellule provenienti da embrioni.
In California varie università di prestigio sono riuscite a ottenere fondi da Proposition 71 per sviluppare cellule embrionali, ma non per effettuare ricerche su di esse.
Una sfida difficile
Creare queste famiglie cellulari non è né facile né a buon mercato. All’équipe di ricercatori di USC occorrono circa sei mesi e 1,3 milioni di dollari per creare queste famiglie cellulari o stem cell lines.
Il dr.Pera spiega che le cellule embrionali utilizzate dal suo laboratorio, come nella maggior parte dei laboratori autorizzati in Usa, provengono da cliniche dove si cura l’infertilità.
“Le cellule staminali embrionali che stiamo utilizzando per creare quelle cellule sono state scartate dalle cliniche per l’infertilità; anziché buttarle nella spazzatura, servono per cercare soluzioni a malattie oggi incurabili”, dichiara il ricercatore dal suo ufficio e in mezzo ai libri che trattano di origine cellulare e degenerazione microscopica.
Molti gruppi contrari all’aborto si sono pronunciati anche contro l’impiego di cellule embrionali, in quanto inizio della vita del feto.
I criteri per l’utilizzo dei fondi federali sono rigidi e applicabili solo per i 27 tipi di famiglie di cellule autorizzate dall’Istituto nazionale della sanità (NIH). “In base a questi criteri, i gruppi di cellule embrionali provenienti da embrioni sono stati donati previo consenso etico. Più tessuti sono attualmente in fase d’esame e anticipiamo che l’elenco continuerà a estendersi per progetti meritevoli d’essere finanziati da NIH”, dichiara il dottor Francis Collins, direttore di NIH. Il Comitato consultivo sta valutando altri 64 tessuti sempre provenienti da cellule embrionali.
Pera spiega che la ricerca nei laboratori di USC si focalizza sulla produzione di gruppi di cellule simili a quelle dell’organo da sostituire in modo che, in futuro, si possano eseguire trapianti diretti dal laboratorio alla persona.
“Realizzare un trapianto di fegato che sia compatibile è complicato, ma se lo si può produrre in laboratorio sarà più facile e veloce… tuttavia, non siamo vicini a questa fase di ricerca”, ha commentato. Ha aggiunto che finora loro sono riusciti a utilizzare proteine sintetiche che servono come catalizzatori della divisione cellulare nelle cellule embrionali. “Con i soldi federali si potrà fare ricerca usando le cellule e sperimentare con diverse proteine. E’ quello che ci mancava per continuare a comprendere e a cercare soluzioni alle malattie”.
Attualmente il laboratorio di USC ha smesso di sperimentare con proteine animali nei tessuti cellulari umani ed è riuscito a usare altri componenti chimici per evitare che le cellule si trasformino in cancerogene.
Anche il laboratorio dell’Università della California di Los Angeles (UCLA) effettua sperimentazioni con cellule staminali embrionali, ma sono studi che si concentrano sull’utilizzo di questo tipo di cellule in funzione di materiale genetico per un vaccino contro l’Aids. (…)
Per l’anno fiscale 2009 il governo federale ha finanziato trenta progetti di ricerca con cellule staminali embrionali, per un costo di oltre 20 milioni di dollari.