La raccolta rifiuti a Firenze. Vandalismo chiama vandalismo
Da quando ci sono i passepartout per imbucare i rifiuti nei cassonetti, si vede e si sente di tutto. Mediamente sono quelli che si lamentano perché non hanno il passepartout: mi è successo di confrontarmi con un tizio che imprecava (governo ladro e cose del genere) perché era “costretto” a lasciare il sacchetto fuori… gli ho aperto il cassonetto col mio passepartout, ha buttato dentro il suo sacchetto, ed è andato via continuando ad imprecare e senza neanche dirmi grazie…. per l’occasione ho evitato di imbucare le decine di sacchetti che erano lì abbandonati.
Spesso è difficile accedere ai cassonetti perché ci sono dei mezzi parcheggiati che lo impediscono.
Il massimo che ho riscontrato è pochi giorni fa in via della Cernaia (centro) dove l’accesso era completamente inibito e in diversi hanno lasciato i sacchetti su questa vettura parcheggiata (vedi foto). Io sono andato a buttare il mio sacchetto più in là.
Come reagisce l’autorità
Quando chiami i vigili, se va bene ti ci vogliono 5 ore… pare abbiamo cose più importanti a cui pensare…
Ma anche dal lato autorità, come il vandalismo del parcheggio, abbiamo un massimo.
Su diversi cassonetti si trova un adesivo con la scritta (“Apparato vandalizzato soggetto ad accertamento giudiziario. Il conferimento è comunque assicurato. Ci scusiamo per eventuali disagi”). (foto) Noi li abbiamo fotografati in largo il Massaio (Rifredi) e chi ce l’ha segnalato dice che sono così da più di un mese.
A parte la mia ignoranza sul “conferimento”… ora sono edotto, faccio una domanda:
Vandalismo chiama vandalismo? Quello di chi lascia i sacchetti fuori dei cassonetti e parcheggia come detto, e quello dell’autorità che da svariato tempo non provvede a sistemare i cassonetti vandalizzati. Quale fiducia vogliamo sviluppare negli utenti del servizio se non si garantisce lo stesso?
Forse è il caso di rivedere il meccanismo dei cassonetti: la loro sistemazione logistica per impedire che qualcosa inibisca l’accesso, e il fatto stesso che ci debba essere un passepartout in una città dove buona parte dei produttori di rifiuti non sono residenti e non pagano la Tari, e comunque pagano la tassa di soggiorno.
foto di Marzio Fatucchi
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