Il prezzo medio e la denuncia. La politica del futuro
Domani avremo i cartelli nei distributori di carburanti per farci conoscere i prezzi medi praticati e, secondo chi ha avuto questa pensata, verificare se il rifornimento che stiamo per fare è conveniente o meno.
Vedremo le file di automobilisti con il calcolatore in mano farsi i loro conti e allungare i tempi già intolleranti per accedere alla colonnina e fare benzina? Può darsi, ma sicuramente questi cartelli serviranno solo a dare fastidio ai commercianti e a non aiutare i consumatori.
Ma con un risultato: l’alibi di chi ha avuto questa pensata per dire che sta facendo qualcosa contro il caro benzina… come se il problema sia per eccellenza la speculazione dei singoli benzinai e non il fatto che la componente fiscale del prezzo alla pompa è di circa il 70%. Ma tant’è… quando lo scriviamo noi nessuno ci considera, quando invece, usando parole altisonanti, a pronunciarsi sono quelli di questa pensata, ecco i titoli dei media tutti colpiti dalla loro capacità, solerzia, bontà, capacità di governo, acume, intelligenza … e chi più ne ha più ne metta.
Il governo in carica sta consolidando un metodo politico in voga da diverso tempo: quando si presenta un problema e ci sono decisioni da prendere, siccome queste ultime non vanno a genio, ecco che si istituisce una commissione, un tavolo etc… insomma tutti mobilitati e allertati anche per raccogliere le denunce di chi fa il cattivo… e il problema rimane lì, com’era prima, anche peggio, ma intanto tutti dovrebbero credere che chi può sta facendo qualcosa per porvi un rimedio.
E’ la politica del futuro: parlare e denunciare. Soluzioni? Suvvia…..
Qui il video sul canale YouTube di Aduc
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