Prezzi benzina. L’inutilità delle leggi del governo…
Il Consiglio di Stato ha sospeso l’esecutività della sentenza del Tar Lazio che aveva annullato l’obbligo di esposizione dei prezzi medi dei carburanti. Immediata conseguenza il giubilo di vari esponenti del governo perché il calo dei prezzi sarebbe merito della loro iniziativa.
Non è proprio così, visto che i prezzi della materia prima sono in calo in Europa e di conseguenza c’è il riflesso sui prezzi italiani. Inoltre, dopo la sentenza Tar e la fine dell’obbligo dei cartelli, dal 10 novembre i prezzi hanno continuato a scendere… dinamica che dimostra la scarsa relazione tra esposizione e calo.
Un merito italiano al calo ci sarebbe potuto essere se si fosse intervenuti sulle accise, ma non è così. Anzi. Le accise sono aumentate dopo il mancato rinnovo delle agevolazioni stabilite dal governo precedente.
Questa voglia di voler mettere medagliette su qualunque beneficio – reale o meno – in tema di consumi, va di pari passo con la contrarietà del ministro Matteo Salvini alla fine del mercato tutelato dell’energia , fine da lui votata e poi rinnegata (non crediamo ci sarà per questo una crisi di governo…) in nome di una errata (consapevolmente errata) valutazione della economicità del mercato di Stato rispetto a quello libero.
A chi giova? Non certo a consumatori e buon governo. O dovremmo rassegnarci a vivere con l’illusione di iniziative di governo, e non solo, capaci di far fronte alla crisi italiana e mondiale?
Qui il video sul canale YouTube di Aduc
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