Pesticidi: pochissimi i prodotti fuorilegge. Oggi si festeggia l’Europa

  Una buona notizia: il 95% dei  prodotti alimentari ha residui di pesticidi inferiori alla norma.

Il rapporto è pubblicato dall’Efsa, l’Ente europeo per la sicurezza alimentare, che ha esaminato i livelli di residui di pesticidi negli alimenti presenti sul mercato della Ue, della Norvegia e dell’Islanda. 
Sono stati analizzati circa 88 mila campioni, dei quali il 95% è risultato conforme alle prescrizioni relative alla quantità massime di pesticidi, mentre solo il 5% dei campioni presentava livelli superiori (anno 2020).
Per valutare il rischio acuto e cronico per la salute dei consumatori, è stata stimata l’esposizione alimentare ai residui di pesticidi e confrontata con i valori guida basati sulla salute.  

Insomma, i consumatori europei possono stare tranquilli rispetto alla sicurezza dei prodotti alimentari commercializzati in ambito europeo. 

Inoltre, la Ue dispone del Sistema di allerta rapido per alimenti e mangimi (RASFF), esteso anche al cibo per animali da affezione e ai materiali destinati al contatto con gli alimenti. Il Sistema notifica velocemente ai vari Stati eventuali situazioni di rischio alimentare in base al quale sono ordinate azioni di ritiro dal mercato del prodotto segnalato.

Queste attività, a garanzia della salute dei consumatori europei, sono il risultato della integrazione dei controlli alimentari tra i vari Stati comunitari che non esisterebbero se non ci fosse la Ue. 
Ora, occorre estendere l’integrazione al sistema sanitario che ha dato buoni risultati nella campagna di vaccinazione contro il Coronavirus.  

E’ questa l’Europa che vogliamo, quella che si è unita contro la minaccia pandemica e tutela la salute dei cittadini,  quella dei doveri e dei diritti sanciti dai Trattati, quella dello Stato di diritto, quella della inclusione per adesione e non per aggressione, quella che si oppone all’aggressione all’Ucraina.
 

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