Le paturnie referendarie
Sono rimasto colpito dalle dichiarazioni del ministro dei Beni Culturali, Rocco Buttiglione, quando ha detto “si puo’ essere buoni scienziati e contemporaneamente dei criminali”. Frase che di per se’ e’ anche vera (la storia dell’umanita’ e’ piena di soggetti del genere), ma che detta con riferimento alla ricerca con le cellule staminali embrionali e alla campagna referendaria in corso, assume un altro significato. Per fare un elenco di questi criminali non basterebbe l’intero nostro Notiziario, e soprattutto sarebbe un elenco con un discrimine non filosofico o religioso o ideologico, ma solo di amore e curiosita’, caratteristiche di un qualunque scienziato che non sia solo replicante del presente e del passato.
Si potrebbe rispondere “pan per focaccia”, ma siccome non auguro la galera neanche al peggior essere umano, figuriamoci se lo faccio verso il nostro ministro, che, nonostante la sua foga punizionista e criminalizzatrice, ritengo sia tutt’altro che un criminale. Valuto le parole di Buttiglione al pari dei manifesti con le camicie brune di un altro ministro, Carlo Giovanardi (manifesti in cui i sostenitori dei referendum venivano presentati graficamente come i nazisti): estremizzazioni per cercare di attirare meglio l’attenzione; con quali effetti… crediamo che ognuno sia in grado di valutarlo.
Contestualizzata questa esternazione ministeriale, preferisco affiancare le parole di Buttiglione a quelle che proprio in questi giorni vengono pronunciate nel mondo in materia, a partire da quanto e’ accaduto nella Corea del Sud e in Gran Bretagna e a quanto sta accadendo nel Congresso Usa. Esprimenti riusciti di clonazione terapeutica nei primi due Paesi, e presentazione di leggi per il finanziamento federale alla ricerca con le staminali embrionali, di cui ampiamente si parla in questo Notiziario. A cui aggiungo solo, per gli Usa, una chiosa: in quel Paese una legge come la nostra n.40/2004 non esisterebbe mai, perche’ non la vorrebbe neanche quel presidente George W.Bush che ha minacciato il veto in caso di approvazione di questo finanziamento. Gli Usa, a mio avviso, e’ il Paese piu’ laico che esista, e l’integrita’ dell’individuo, anche e soprattutto di fronte alla legge, e’ l’elemento fondante del suo essere; e infatti non mi sovviene di alcun ministro Usa che abbia mai dato di criminale a qualcuno che la pensava in modo diverso dal proprio.
Anche per questo, le parole del nostro ministro hanno la dimensione che hanno, e rappresentano un modo di essere istituzionale, politico, filosofico, religioso e scientifico.
Per quanto ci riguarda… “God save America”? Perche’ no, visto che e’ da li’ che nasce e matura la nostra speranza e quella di milioni di sofferenti, nonche’ l’educazione civica e istituzionale?
E “God save Italy”? Proviamo e partiamo dal 12 e 13 giugno.