Partorire in acqua. La clinica specializzata di Amsterdam

Lars, Matthias, Marijn.. sul muro sono attaccati i nomi delle bambine e dei bambini che sono nati qui, con una piccola parola di ringraziamento dei genitori felici. Il Geboortecentrum, clinica ostetrica di Amsterdam, e’ aperta da poco piu’ di un anno e piu’ di duecento bambini vi sono nati. La maggior parte dei quali, l’80%, e’ nato nell’acqua..
La nascita nell’acqua e’ la particolarita’ del Geboortecentrum che e’ stato, alla sua apertura nel 2011, il primo centro specializzato in Europa per questo metodo di nascita. Il risultato di “venti anni di progettazione e 400.000 euro di investimento”, fa sapere Ilona van der Vloed, ostetrica olandese cofondatrice del centro con Mary-Elliz Sheridan. Dal 17 novembre c’e’ un centro simile anche in Francia, Semmelweis de Guingamp, nella Cotes-d’Armor.
Oltre le virtu’ lenitive dell’acqua, vantate dai sostenitori della nascita in acqua, tutto, al Geboortecentrum, e’ concepito per rilassare i pazienti. Il centro e’ situato vicino ad un canale, in un quartiere tranquillo della capitale olandese, in due vecchi palazzi che si guardano tra loro. Uno per l’accoglienza, l’altro per le sale da parto.
Queste ultime non hanno niente a che vedere con le loro equivalenti in ospedale. Oltre la vasca da bagno, ogni camera e’ in penombra ed e’ dotata di un confortevole letto, di un piccolo tavolo e di un camino, che caratterizza il centro come un albergo a tre stelle. La cicogna, simbolo della nascita, e’ onnipresente. E nonostante le apparenze, siamo in un centro di maternita’.
“Il parto e’ un momento molto stressante, e noi facciamo di tutto per far rilassare la madre… e anche il padre!, sorride Ilona van der Vloed. La madre non resta mai sola nella camera, ha sempre il proprio compagno -che puo’ anche lui entrare nell’acqua- o una ostetrica. Noi utilizziamo anche differenti colori per i diversi momenti del parto: il blu e’ rilassante durante le contrazioni, il rosso e’ piu’ vivo quando si tratta di espellere…”.
Altra differenza con una classica maternita’: alla fine del parto, i genitori e il neonato vi restano poco tempo prima di ritornare a casa propria. “E’ come un parto a domicilio -che noi pratichiamo lo stesso-. Spesso la futura madre amerebbe partorire nella propria casa, ma il padre e’ molto reticente, senza voler necessariamente andare in un ospedale. Il centro e’ una buona possibilita’ tra le due, apparendo come un luogo piu’ sicuro”.
I medici sono vecchio stile
Piu’ sicuro, ma il parto in acqua non e’ valorizzato da tutto il corpo medico. “I medici sono vecchio stile. Noi non corriamo dei rischi. Perche’ la mamma possa partorire nell’acqua, essa deve essere in buona salute, il parto deve essere singolo -non accettiamo parti gemellari o di piu’- e non deve essere una nascita prematura”. Quando ci sono complicazioni, il Geboortecentrum e’ a due minuti da un ospedale. “Diversi vengono da altri Paesi a partorire nella nostra clinica. Ogni donna deve poter decidere da sola”.

(articolo di Alexandre Pouchard, pubblicato sul quotidiano Le Monde del 23/11/2012)