Ora la battaglia in Parlamento

Negli Usa e’ tutto un fermento. I confini e le barriere ideologiche stanno lentamente frantumandosi, e sempre piu’ repubblicani e pubbliche istituzioni di diverso orientamento stanno manifestando il loro interesse per la ricerca con le staminali e con le embrionali in particolare. Alcuni democratici che avevano fatto di questa ricerca uno dei loro cavalli di battaglia elettorali, stanno restando con la bocca un po’ asciutta: la scienza sta superando gli steccati politici e soluzione e disponibilita’ in merito non e’ piu’ un fiore all’occhiello di un partito contro un altro.
Come spesso e’ accaduto nel passato, e come crediamo ancora accadra’ in futuro, gli Usa sono un punto di riferimento fondamentale per i cambiamenti del nostro modo di vivere, per i suoi approcci con la realta’: un’agora’ sociale e politica a cui guardare con dovuta attenzione per meglio capire e far si’ che possa servire ad andare piu’ spediti nel nostro contesto italiano e comunitario. Per quest’ultimo le premesse ci sono, mentre per quello italiano, dopo una campagna elettorale che, a parte una querelle fantascientifica sull’eutanasia nella fase finale (per restare nell’ambito dei diritti individuali), questi argomenti hanno brillato per la loro assenza.
Il Parlamento nuovo ora c’e’, e sarebbe un errore credere che si possa dividere su questi argomenti seguendo le logiche di aggregazione degli schieramenti che abbiamo scelto alle ultime elezioni. Spetta quindi al Parlamento intervenire. A suo tempo noi avevano gia’ manifestato dissenso sul ricorso al referendum in materia, ma questo non ci aveva impedito di mobilitarci e consigliare il voto affermativo; la lezione c’e’ stata per tutti con l’annullamento della consultazione per il mancato raggiungimento del quorum. Facciamone tesoro e cerchiamo di portare il confronto ovunque, nel Parlamento e fuori, su due direzioni:
– la necessita’ di ricerca scientifica li’ dove sembra che la rigenerazione tissutale intraveda un percorso piu’ semplice e lineare, la clonazione terapeutica;
– la necessita’ di business in materia. Le prospettive sono gigantesche. Certamente il nostro Paese e’ gia’ in ritardo, ma per evitare di restare come un fanalino di coda, siamo a tempo a mettere in atto una svolta (l’esempio Usa e’ li a suggerircelo).
Per quanto ci riguarda intensificheremo il nostro servizio di informazione e la funzione di cuneo/lobby all’interno delle istituzioni, confortati, in questo ultimo approccio, dal fatto che Donatella Poretti, coordinatrice di questo notiziario, svolgera’ la sua iniziativa anche alla Camera dei Deputati, dove, nelle liste della “Rosa nel pugno”, e’ stata eletta anche per i meriti e le speranze che ha cercato di comunicare attraverso questo ambito editoriale, e che continuera’ ad alimentare.