Oppioidi in Usa. La pandemia coronavirus scatena un picco di morti per overdose
Dall’amministrazione Trump fanno sapere che i decessi per overdose sono in aumento da quando è iniziata la pandemia di coronavirus, grazie ad un maggiore uso di sostanze a causa di ansia, isolamento sociale e depressione.
Un’analisi dell’ufficio per la politica antidroga della Casa Bianca mostra un aumento dell’11,4 per cento di casi su base annua per i primi quattro mesi del 2020, confermando i primi timori degli esperti che precauzioni come quarantene e blocchi combinati con l’incertezza economica aggraverebbero le crisi da dipendenza.
“La pandemia mi sta faendo preoccupare di più”, ha dichiarato lo zar della droga della Casa Bianca Jim Carroll in un’intervista a POLITICO, riconoscendo che i decessi per overdose stavano già iniziando a salire nell’ultimo anno, dopo aver registrato il primo declino in tre decenni nel 2018 .
Carroll ha osservato che non tutti gli stati hanno reso noti i loro numeri, ma gli esperti si aspettano che il triste conteggio delle morti continui a salire. L’ondata sta spingendo l’ufficio di politica antidroga e le agenzie federali a convocare riunioni regolari per valutare come mai la pandemia abbia interrotto le cure di chi fa uso di oppiacei.
La minaccia del coronavirus ha messo in pausa un programma di ricerca da miliardi di dollari incentrato su nuove forme di trattamento della dipendenza, così come è accaduto per tante altre terapie estranee al Covid-19 presso il National Institutes of Health. Sono stati anche sospesi gli studi sulle disparità nella salute comportamentale e gli sforzi per fornire terapie assistite da farmaci ai detenuti in cura da dipendenza.
Anche lo screening delle dogane e della protezione delle frontiere degli Stati Uniti per le droghe nei punti di ingresso è stato condizionato da quando l’agenzia è concentrata sulla pandemia, ha affermato Carroll.
Il presidente Donald Trump ha reso la crisi degli oppiacei una questione centrale della sua presidenza, ma è rimasto in silenzio sulla questione della dipendenza da quando la pandemia è esplosa in tutto il paese. La sua amministrazione ha intrapreso poche iniziative per far fronte all’atteso aumento di domanda per i servizi di dipendenza, oltre a revocare le restrizioni federali sulla telemedicina per la salute comportamentale – nonostante gli avvertimenti su un’ondata imminente di crescita.
I dati cominciano ad emergere dai dipartimenti sanitari statali e locali.
Il Kentucky ha stimato un aumento del 25 percento dei decessi per overdose tra gennaio e marzo, mentre altri dati dello stato mostrano un aumento delle visite ai dipartimenti di emergenza e le chiamate EMS connesse alle overdose aumentano tra marzo e giugno.
Svetla Slavova, condirettore dello studio di dati Kentucky HEALing Communities, finanziato a livello federale, ha affermato che lo stato ha iniziato a registrare un aumento statisticamente significativo di circa 14 ulteriori casi di overdose di oppioidi EMS ogni settimana, in media dopo che Trump ha dichiarato l’emergenza di salute pubblica il 13 marzo. Secondo Slavova il numero di casi di overdose EMS nella prima settimana di aprile ha segnato il più alto record degli ultimi due anni.
La Virginia dell’Ovest, un altro stato colpito in modo notevole dalla crisi delle dipendenze, ha registrato a maggio 923 chiamate EMS legate ad overdose – un balzo di circa il 50% rispetto ai dati dell’anno precedente.
“Le preoccupazioni che abbiamo sono legate ai grandi problemi che le persone stanno affrontando in questo momento con il Covid: isolamento e incertezza che portano a livelli molto elevati di stress”, ha detto a POLITICO Nora Volkow, direttrice dell’Istituto nazionale per l’abuso di droghe.
Le morti negli ultimi anni sono state in gran parte attribuite a oppiacei sintetici come il fentanil, poiché la crisi da dipendenza si è manifestata per l’uso improprio di farmaci da prescrizione. Nel 2018, i decessi per metanfetamina sono aumentati del 22%, con gli stati Occidentali e in Midwest che hanno registrato i maggiori incrementi. Anche le morti per cocaina sono aumentate.
L’aumento della pandemia causato da morti per overdose coincide anche con la battaglia legale dell’amministrazione Trump per abolire l’Affordable Care Act (ACA) presso la Corte Suprema. Eliminare questa legge senza rimpiazzarla, tra le altre cose, eliminerebbe i benefici di cui fruiscono le cure sulla dipendenza e i servizi di salute mentale. Secondo gli esperti, annullare l’ACA minerebbe qualsiasi tentativo di affrontare la tossicodipendenza.
L’espansione Medicaid dell’ACA ha esteso la copertura assicurativa a 1,2 milioni di americani con disturbi da uso di sostanze, secondo un’analisi di Health Affairs. Nel caso, queste persone perderebbero qualunque copertura sanitaria.
Carroll contesta che l’abrogazione della legge minerebbe il trattamento della dipendenza, e sostiene che “non è un tentativo di togliere l’assistenza sanitaria alle persone”. Secondo lui l’amministrazione Trump è “impegnata a garantire che le persone possano ottenere l’assistenza sanitaria che desiderano”, sebbene non abbia fornito dettagli su alcuna copertura sostitutiva.
Anche sotto l’ACA, i servizi sanitari comportamentali stanno diventando più difficili da utilizzare durante la pandemia. Un recente laboratorio ad hoc è stato frenato da blocchi e quarantene, costringendo i fornitori a ridimensionare i servizi e spostare i pazienti verso i servizi di telemedicina. Un sondaggio di giugno ha mostrato che quasi la metà di questi fornitori stima che possono sopravvivere solo per sei mesi, o anche meno, senza ulteriori finanziamenti federali di emergenza.
Sherry Daley, direttore senior degli affari governativi del Consorzio dei programmi e dei professionisti della dipendenza della California, ha affermato che la crisi della dipendenza è stata oscurata dagli sforzi per aiutare altri operatori sanitari in prima linea nella risposta alla pandemia. E teme che il suo stato vedrà anche un picco drammatico nelle morti per overdose.
“Sappiamo che sta arrivando”, ha detto Daley. A questo punto non c’è volontà di avere una strategia per attenuare quella curva.”
La pandemia ha accelerato la tendenza che i dati sui CDC stavano cominciando a raccogliere nel 2019.
I dati preliminari mostrano che overdose fatali sono aumentate almeno del 3% nel periodo di 12 mesi che è terminayo a novembre 2019. I dati finali non saranno disponibili fino alla fine di quest’anno.
Volkow sostiene che un effetto evidente è l’aumento del tasso di mortalità per tutti i gruppi delle minoranze. I tassi di overdose per gli afroamericani sono aumentati del 20,7 per cento nel 2018, superando qualsiasi altro gruppo. Il tasso di mortalità è aumentato anche tra i nativi americani e gli ispanici.
L’agenzia Volkow sta lavorando a un’iniziativa attraverso il governo federale per affrontare le disparità razziali nella politica sulle droghe, sebbene anche questo lavoro sia stato frenato dal virus.
“È molto sfortunato”, ha detto Volkow. “Molti programmi sono in pista. Altri stanno iniziando a riprendere lentamente.”
(Articolo di Brianna Ehle, pubblicato su Politico del 29/06/2020)
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