Nuovo governo nuova politica?

Mentre scriviamo non si sa chi dovra’ governare il nostro Paese, e credo che non lo sapremo a brevissimo, per cui la nostra “petizione editoriale” non possiamo rivolgerla in modo preciso a chi potrebbe/dovrebbe prendere decisioni per la nostra ricerca.
A scorgere i programmi generali dei due schieramenti che si sono contesi, se ne trova traccia molto vaga in entrambi, Un po’ meglio se andiamo a vedere i singoli partiti. Alla nostra iniziativa pre-voto per chiedere un impegno agli eligendi su cio’ che ci interessava (clicca qui), le risposte sono state “magrine”; abbiamo avuto uno “scontato” impegno da parte della lista “Rosa nel Pugno” e il silenzio da tutti gli altri.
Scarso interesse e scarsa considerazione della materia? Scarsa visibilita’ nostra? Voglia di glissare su una materia che aveva solo un anno fa registrato il disinteresse del corpo elettorale (il referendum disertato dalla maggioranza degli italiani)? Non lo sappiamo.
Noi cercheremo di fare meglio una prossima volta, soprattutto per portare nell’agora’ del dibattito politico la necessita’ di questa ricerca, cosi’ com’e’ stato negli Usa (elezioni presidenziali con la riconferma di Bush) e in Spagna (elezioni politiche con la vittoria di Zapatero): crediamo che, al tentativo di minimizzare e mistificare di chi ci contrappone solo un muro ideologico, l’informazione, la conoscenza, il confronto non possano che giovare.
E insistiamo su un aspetto: la ricerca sulle staminali embrionali non e’ questione ideologica, ma solo razionale e scientifica. Chi cerca di portarla invece sulla contrapposizione “vita si’ e vita no” ha solo paura della scienza e cerca solo strumenti di comunicazione di questo proprio disagio. Il fatto che, per esempio in Usa, siano sempre di piu’ i politici di fede repubblicana che si impegnano (a livello federale e statale) per finanziare questa ricerca, e’ la manifestazione che la partita in gioco non e’ ideologico/religiosa.
Per cui se al Governo italiano avremo i politici di una parte o dell’altra, potrebbe anche non influire in materia, ma quanto accaduto negli anni passati e’ tutt’altro che da sottovalutare, perche’ se un blocco c’e’ stato, al di la’ dei singoli personaggi, e’ proprio il Governo che ha impedito la ricerca e favorito la fuga di cervelli verso l’estero. Quindi sarebbe meglio un cambiamento di governo rispetto al passato, almeno per provare se questi nuovi saranno in materia la fotocopia di quelli vecchi. Temiamo di si’, ma almeno proviamoci. E soprattutto, visto che al Governo ci dovrebbero andare molti di coloro che peroravano il SI’ al referendum dell’anno scorso, siccome si tratta di una materia che non e’ stata sconfitta in sede referendaria (gli elettori hanno solo detto che non erano interessati ad esprimersi), un intervento legislativo sarebbe auspicabile e politicamente corretto.