Il nostro corpo, cosa accade rispetto all’anno di nascita

 Qualcuno una volta ha detto che, alla fine, cio’ che conta sono gli anni della tua vita, cioe’ la vita che hai vissuto in quegli anni. Sia per le circostanze che ci hanno coinvolto in modo casuale, o per la perizia con cui abbiamo condotto la nostra esistenza, e’ certo che il passaggio attraverso le diverse frange di eta’ ci lascia un segno. In generale, ogni volta viviamo di piu’ e meglio. …. Dal momento in cui nasciamo fino alla fine dei nostri giorni, l’organismo affronta diverse rischi per la salute, seguendo un processo di invecchiamento naturale che ogni giorno e’ piu’ gestibile. Chiaro che, secondo l’anno in cui siamo nati, la propensione a soffrire determina dolori e malattie varie. Qui ne diamo delle presentazioni temporali in modo che le possiate trattare con la massima grazia.

 2007-2017 (0-10 anni). Come e’ risaputo, da quando non era nel grembo materno, all’uscita verso l’esterno, il suo sistema immunologico si e’ incontrato con tutta una serie di “parassiti” che non avrebbe voluto conoscere e contro i quali ha dovuto apprendere come liberarsene. E questo senza dubbio e’ bene perche’, grazie ai confronti tra il suo organismo e l’ambiente, ha rafforzato le difese che lo porteranno verso il futuro. Hai fortuna di essere nato qui: nel nostro Paese le percentuali di successo con questi raffronti con batteri e virus sono altissime, grazie alle buone condizioni sanitarie ed ai programmi di vaccinazione. I vaccini possono oggi evitare la comparsa di molte malattie ed hanno portato all’eradicazione di altrettante. Per questo e’ piu’ frequente che i piu’ piccoli passino attraverso una serie di malattie di diversa natura durante i primi anni di vita. Tra le infezioni piu’ comuni, secondo Childalert, ci sono il morbillo, la varicella, la bronchite, la tonsillite, l’otite, l’influenza, malattie della pelle e congiuntivite. Ma un altro rischio oggi per la salute, e che si presenta negli anni piu’ in la’, e’ l’obesita’. Cosa che e’ perfettamente evitabile.

 1998-2006 (11-19 anni). Gli adolescenti, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanita’ (OMS) fanno parte della frangia di eta’ tra gli anni 10 e 19. Se siete fra di loro, dovete sapere che i pericoli per la salute piu’ frequenti non sono causati dalla debolezza del sistema immunologico. Questo e’ in piena metamorfosi: cresce a singhiozzo: la sessualita’, piu’ che star ferma, si manifesta con genuini ululati; la pelle diventa piu’ grossa ed ha la superficie piena di acne, per non parlare dei genitori, che non vengono sopportati. I muscoli si stanno fortificando ed hanno preso il via come i galli per raggiungere con calma i propri confusi pensieri, a causa degli incredibili cambiamenti chimici che si stanno verificano nel cervello. Percio’ i comportamenti a rischio e l’immaturita’ emotiva sono le maggiori minacce per la salute. L’andamento temerario, il consumo di droghe e le relazioni sessuali senza protezione sono alcuni dei comportamenti che con piu’ forza colpiscono quelli che sono nati tra il 1998 e il 2006. Alcune malattie mentali si manifestano in genere nell’adolescenza, e causano, tra gli altri mali, depressione, ansia e vari turbamenti, sia di comportamento che alimentari, come l’anoressia o la bulimia. In questa frangia di eta’, l’obesita’ e’ gia’ presente in una considerevole parte della popolazione.

 1988-1997 (20-29 anni). Se avete da 20 a 30 anni, questa e’ un’eta’ che e’ popolarmente conosciuta come il fiore della vita. Avete gia’ raggiunto la maturita’ fisica e sessuale, e i picchi massimi di efficienza muscolare e mentale. Se tutto e’ andato come dovrebbe, avete fortificato la vostra la vostra identita’ personale e consolidato l’autostima. Tutto a posto per svilupparsi in ogni ambito, sia personale che professionale e fisico. Ma, quando ci si avvicina alla trentina, si iniziano a notare timidi segnali che il picco della giovinezza è stato lasciato alle spalle lasciando spazi ad altri che saranno piu’ o meno pronunciati per il risultato della loro traiettoria vitale. Benvenuto nella maturita’ biologica! Da qui ci si rende conto che si comincia ad avere qualche decade e che si va un po’ più veloci. Poca cosa. Ma attenzione: il sovrappeso, l’inattivita’ fisica, la dieta povera di verdure e un eccesso di consumo di alcool stanno diventando tendenze da questo decennio, come fa sapere l’Istituto di Benessere e Salute del governo dell’Australia.

 1978-1987 (30-39 anni). E raccomandabile che, se ci si sta incamminando verso i 40 anni, prendere alcune precauzioni oggi per non doversi lamentare domani… Le cattive abitudini cominciano a farsi sentire e, senza dubbio, le persone che si prendono cura si muovono verso la maturità molto meglio equipaggiati. Per questo, e’ assolutamente naturale che il corpo cominci a mostrare segni di invecchiamento. Secondo una nota informativa dell’organizzazione Mc Graw Hill Education, i cambi fisiologici  che si soffrono in questa frangia di eta’ sono numerosi . Tra le altre cose, il cristallino perde flessibilita’ e la capacita’ di mettere a fuoco decresce (gli occhiali vengono meno). Talvolta calano le capacita’ di ascoltare, gustare e odorare. Si perde un po’ di massa muscolare e si guadagna in tessuto adiposo e gli uomini, particolarmente, incominciano a perdere capelli. E anche la potenza sessuale: il testosterone diminuisce dell’1% ogni anno a partire dai 30 anni. Nel contempo, il tasso di fertilita’ cala nelle donne e talvolta anche negli uomini, in contemporanea alla produzione ormonale.

 1968-1977 (40-49 anni). State soffrendo la crisi dei quarantenni? Bene, non preoccupatevi, e’ la cosa piu’ comune in questo decennio. E’ che ora, in modo incontestabile, notate “che non avete piu’ 20 anni”. Tra le altre e molte cose che si leggono sulla nota informativa di Mc Graw Hill Global Education si percepisce che si va piu’ veloci, si ha meno forza fisica, la massa muscolare diminuisce, la pelle perde elasticita’ e la conseguente apparizione di rughe e’ manifesta. A seconda di quello che e’ accaduto, soprattutto, l’alimentazione e il livello di sedentarieta’, il livello di colesterolo, la pressione e l’indice di massa corporea saranno dentro o meno dei parametri accettabili. Anche se e’ ancora presto, molte donne cominceranno a percepire i primi segnali di menopausa e, per entrambi i generi, il sesso non sara’ piu’ pura musica rock’n’roll ma piu’ che altro come una musica melodica, uno stile, se ci permettete una nota, la piu’ sottovalutata. In una societa’ che punta alla gioventu’ prima di tutto, il transito dallo zenith della vita non e’ facile e, spesso, crea problemi come depressione e ansia. Ma l’esaltazione della gioventu’ e’ un argomento di tendenza che va a finire perche’, come ha detto a suo tempo la regista Julie Gavras [figlia del gran Costa Gavras], e’ un semplice stato naturale che non ha nessun merito.

 1958-1967 (50-59 anni). In questa frangia, uomini e donne cominciano, come si suole dire, a raccogliere il seminato. Questo, sommato ai normali problemi dell’eta’, da’ come risultato un incremento del rischio di varie malattie, come segnala questo articolo del New York Daily News, e’ necessario moltiplicare le visite mediche periodiche. E nelle donne, la piu’ notevole e’ l’irruzione della menopausa, che si manifesta in media a 51,4 anni di eta’, secondo i dati della Asociación Española para el Estudio de la Menopausia. L’alterazione piu’ importante che genera e il calo degli estrogeni, che causa apatia sessuale, decadimento mentale e aumento di peso, nonche’ vampate di calore, alterazioni del sonno, secchezza vaginale e dolori di testa. Piu’ preoccupante e’ la perdita di massa ossea che puo’ degenerare in osteoporosi, Secondo la Fondazione Nazionale per l’Osteoporosi degli Usa, una donna su due di piu’ di 50 anni, si rompera’ un osso per questo motivo. Per gli uomini, secondo Veronica Rodriguez, direttrice del gabinetto Coaching Club a MensHelath, l’andropausa puo’ anche arrivare al mezzo secolo. Questa che viene chiamata “la crisi di mezza eta’” (per la cronaca, ogni decade ha la sua propria crisi…) si manifesta grazie a sintomi come stress, depressione, perdita di interesse, irritabilita’ e perdita di autostima. Un periodo che bisogno sorpassare con intelligenza perche’, con un po’ di fortuna, il meglio deve ancora venire.

 1948-1957 (60-69 anni). Giunti alla sessantina, e secondo la nota informativa “Development of late adulthhood” del dottore egiziano Hanan Said Ali, e’ normale che si comincino a manifestare le rughe della pelle, appaiono macchie scure, si soffre di perdita dei peli del corpo, diminuisce l’equilibrio, si ritarda ad avere reazioni, e si continua a perdere massa ossea. In alcuni casi, questa perdita di flessibilita’ nel cristallino iniziata anni prima, provochera’ un’opacita’ totale o parziale dello stesso, cioe’ si soffre alle cateratte. Altri sintomi normali di questa eta’ sono la perdita di udito e il rallentamento dei polmoni, che si muovono con piu’ difficolta’, e del cuore, che diventa meno flessibile. Ma c’e’ di piu’. Come dice il portale di salute Everyday Health, c’e’ anche l’artrite, dolori cardiovascolari e respiratori, il cancro, l’Alzheimer, i diabeti vari e la depressione. Pero’, psicologicamente parlando, per quelli che hanno, in termini di salute, una personalita’ consolidata ed una forza emozionale, otterranno in questa tappa i massimi momenti di pienezza e sapranno valorizzare i risultati ottenuti in passato. In modo particolare per i maschi: cosi’ evidenzia uno studio che ha dimostrato che gli uomini percepiscono che la felicita’ aumenta con l’eta’ fino a circa 70 anni.

 1937-…. (70 e oltre). Dai 70 in poi, uno è ciò che una persona dice di essere, non c’è dubbio. Pero’, secondo le parole dell’OMS “Non c’e’ una persona anziana ‘tipica’”. Alcuni ottuagenari hanno alcune facolta’ fisiche e psichiche da invidiare rispetto a molti ventenni. Altre persone, al contrario, soffrono un deterioramento considerevole a eta’ anche precedenti. Oggi, nei Paesi sviluppati si puo’ invecchiare in modo salubre. Quello che maggiormente manca in questa tappa del culmine della vita e’ un contorno sociale favorevole. Per questo una vera e propria piaga in età avanzata è la solitudine, causa di depressione tra i nostri anziani come mette in evidenza uno studio dell’Istituto di Indagine Psicologica del governo dell’India, a Delhi. …. (ndr Solitudine molto diffusa nei nostri Paesi occidentali e sottovalutata dagli individui e dalla societa’). Ma questo e’ un errore, poiche’ in molti anziani c’e’ il massimo della saggezza di cui noi umani siamo capaci di generare nel corso di una vita. Comprovato scientificamente! La saggezza monta con l’eta’ secondo uno studio realizzato dallo psicologo Frank Durgin. Con fortuna e attenzione, alcuni di noi finiranno per essere come loro.

(articolo pubblicato su El Pais del 02/08/2017)