Messico. A Hospital Mexico il centesimo trapianto di midollo osseo

Minerva Soto Rodriguez, 63 anni, e’ la paziente numero cento ad aver avuto un trapianto di midollo osseo all’Hospital Mexico. L’ospedale ha festeggiato con lei i risultati del programma avviato quattordici anni fa. La paziente, sottoposta a trapianto lo scorso 24 gennaio, soffriva di un mieloma multiplo (cancro sanguigno). “Non mi potevo alzare dal letto dal dolore alla colonna, ora sto molto meglio e sono riconoscente ai medici”, ha detto la signora Soto; tra alcuni giorni si trasferira’ al centro della Fundacion Pro Trasplante de Celulas Madre, che offre un sostegno ai pazienti bisognosi di recupero non lontano dall’ospedale per qualche mese dopo l’intervento. “E’ necessario che rimanga vicino all’ospedale, due o tre mesi”, ha sostenuto l’ematologo Williem Bujan, aggiungendo che la paziente e’ stata sottoposta ad autotrapianto. In questo procedimento si prende sangue del paziente, e lo s’introduce in una macchina speciale che separa le cellule ematopoietiche, un tipo di cellule staminali. Le cellule vengono trapiantate nel midollo del malato per stimolare il processo di produzione di nuove cellule sanguigne, come piastrine e globuli. Il trattamento permette di rigenerare il midollo danneggiato e di sconfiggere il cancro del sangue.

Hospital Mexico effettua ogni anno circa dieci trapianti di midollo osseo per correggere malattie come tumori e anemie. Il 45% degli interventi sono autotrapianti, il 55% sono trapianti in cui si prende il midollo osseo dei famigliari, soprattutto fratelli. L’ospedale intende eseguire anche trapianti di midollo in malattie autoimmuni come lupus e artriti.

Anche gli ospedali San Juan de Dios e Nacional de Ninos realizzano trapianti di midollo osseo. San Juan de Dios aprira’ entro l’anno una banca per il sangue del cordone ombelicale. Questo sangue contiene cellule ematopoietiche che potranno essere usate in futuro per trapianti di midollo osseo nei pazienti della sicurezza sociale.

Fundacion Pro Trasplante de Celulas Madre offre appoggio a pazienti di scarse risorse e provenienti da zone lontane, dopo essere stati sottoposti a questo tipo d’intervento.

Dal quotidiano online Nacion.com (trad. di Rosa a Marca)