La medicina rigenerativa, priorita’ per Zapatero
La presentazione di un accordo da 3 milioni di euro tra il ministero della Sanita’, l’Instituto de Salud Carlos III, il Centro Superior de Investigaciones Cientificas (Csic) e l’Istituto Salk di studi biologici della California (Usa) per promuovere la ricerca con le cellule staminali, e’ stata l’occasione per anticipare l’intenzione del Governo Zapatero di autorizzare la clonazione terapeutica.
Entro la fine dell’anno, o al massimo all’inizio del prossimo, la ministra alla Sanita’ Elena Salgado ha preannunciato di presentare il testo della “Ley de Investigacion Biomedica” al Consiglio dei ministri. Tempi stretti per permettere la sua approvazione da parte del Parlamento entro il 2006. Il testo prevede l’autorizzazione della clonazione a fini terapeutici, e la Salgado spiega infatti che “diversi esperti hanno esaminato le prime bozze di questo progetto di legge e hanno manifestato la loro predisposizione ad includere il trasferimento nucleare nel testo, dato che ritengono sia possibile stabilire un quadro giuridico appropriato in cui possano essere portate avanti queste ricerche”. Limiti che garantiranno i “massimi controlli etici e giuridici” affinche’ queste ricerche possano contare sulla fiducia degli spagnoli.
Nel testo dovrebbe risultare la possibilita’ di “attivare ovociti per il trasferimento nucleare” per dare luogo a “preembrioni”, invece di embrioni. Il termine “preembrione” non compare sul testo della Convenzione di Oviedo e con questo requisito legale il Governo potrebbe autorizzare il trasferimento nucleare senza svincolarsi dal trattato internazionale.
Un’altra possibilita’ e’ di fornire interpretazioni diverse dell’embrione, cioe’ si considerera’ embrione solo l’insieme di cellule risultante dalla fertilizzazione di un ovulo da parte di uno spermatozoo. Nella clonazione terapeutica, infatti, non si produce la fusione tra gameti maschili e femminili. Coperti da questa definizione, si potra’ sostenere che non verranno creati embrioni per la loro distruzione, vietato dalla Convenzione di Oviedo. Comunque occorrera’ cambiare la regolamentazione per la donazione degli ovuli, che al momento e’ ammessa solo per fini riproduttivi.
La “Ley de Investigacion Biomedica” affrontera’ anche altre tematiche come il trattamento dei dati genetici dei pazienti, la regolamentazione delle banche in cui si conservano tessuti umani e la possibilita’ per i ricercatori di fare carriera scientifica negli ospedali.
Il ministero della Sanita’ vuole porre ordine tra le “biobanche” che conservano tessuto umano per fini scientifici o terapeutici. Sotto questo nome sono sorti negli anni diversi istituti, molti sono pubblici e senza fini di lucro, e perseguono esclusivamente fini scientifici, ma sotto lo stesso nome compaiono anche molti centri privati che a pagamento conservano il sangue del cordone ombelicale. E’ necessario, allora, fare un registro nazionale di tutti i centri e stabilire requisiti minimi che debbano rispettare sia i centri pubblici che privati.
L’utilizzazione di questo materiale biologico libero da problemi etici, come le cellule staminali adulte derivate dal midollo osseo o dal grasso, verra’ regolamentato dal testo che dovra’ comunque fornire garanzie e protezione in merito ai dati genetici. Tutti i trattati e gli strumenti internazionali stilati recentemente proibiscono qualsiasi discriminazione basata sui dati genetici e cercano di garantire la privacy di tale informazione. Diritti essenziali come quello alla salute, al lavoro, all’integrita’ personale o all’intimita’ (anche quella familiare), dipendono dalla sicurezza che nessun dato genetico venga rivelato a terzi, perche’ potrebbe essere utilizzato per danneggiare la persona interessata. Anche le compagnie di assicurazione, ad esempio, potrebbero penalizzare pazienti che presentino un potenziale rischio di sviluppare una malattia.
Dalle prime anticipazioni sembra che il testo preveda anche la creazione di un comitato di bioetica indipendente dal Governo, simile a quello britannico e diverso dagli attuali comitati, come quello sulla fecondazione assistita che sono organi governativi. Questo Comitato di Bioetica Nazionale dovrebbe essere nominato dal Parlamento e dovrebbe fornire consulenza a qualsiasi Governo nelle materie scientifiche, dagli Ogm ai problemi dell’ambiente. In merito alla legge sulla ricerca biomedica dovrebbe supervisionare questioni cruciali come ricerche discutili dal punto di vista etico, come per esempio dare il via libera a studi di clonazione terapeutica.
Il direttore del Centro di Medicina Rigenerativa di Barcelona Juan Carlos Izpisua ha assicurato che “il trasferimento nucleare e’ una tecnologia del futuro, ma non di oggi”, cio’ detto, si e’ mostrato d’accordo con la ministra Salgado sulla necessita’ di “garantire questo tipo di ricerche all’interno di limiti morali ed etici”. In questo senso il presidente dell’Istituto Salk, Richard Murphy, si e’ mostrato favorevole ad avere un “quadro giuridico molto preciso” che regoli le ricerche sul trasferimento nucleare, dato che a suo parere queste “sono perfettamente compatibili con il rispetto e i principi etici. Spero che si possano fare esperimenti di questo tipo dentro l’Istituto Salk”, ha aggiunto.
La ricerca nella medicina rigenerativa e’ “un tema prioritario” per il Governo Zapatero e l’accordo che prevede lo stanziamento di 3 milioni di euro per i prossimi 5 anni finanziera’ 24 borse di studio della durata di due anni ciascuna. L’Istituto Salk si impegna ad ammettere e formare i borsisti selezionati e a realizzare delle valutazioni finali sui lavori degli spagnoli. “Auguriamoci un futuro molto brillante, che si facciano ricerche molto importanti che speriamo diano benefici non solo agli spagnoli, ma al mondo intero”, ha aggiunto Murphy, che ha anche sottolineato come “e’ l’inizio di una nuova rivoluzione collegata alla ricerca con le cellule staminali”.
Il presidente del Centro Superior de Investigaciones Cientificas Carlos Martinez, ha assicurato che questo “non e’ solo un accordo tra tre organismi, ma si tratta di fare della politica sanitaria per migliorare la salute di tutti i cittadini”.
Il 6 e 7 marzo 2006 a Madrid si terra’ la prima conferenza internazionale sulla terapia cellulare promossa dal ministero della Sanita’ e trattera’ di temi riguardanti le cellule staminali adulte ed embrionali, la clonazione terapeutica o gli strumenti terapeutici, applicati in particolare alla cura di malattie cardiovascolari e neurodegenerative.
A salutare questa decisione politica in merito alla clonazione terapeutica come “un’altra conquista di civilta’”, e’ stata l’associazione Luca Coscioni per bocca dei due membri della Giunta, Rocco Berardo e Marco Perduca. “In poco meno di un anno, la Spagna di Zapatero ha promosso un’altra misura di Governo liberale di importanti fenomeni del nostro tempo. Col matrimonio gay, una complessiva revisione dei rapporti con la Chiesa e ora con la promozione delle ricerca sulle cellule staminali embrionali, il Governo di Zapatero e’ riuscito a portare la Spagna all’avanguardia dell’affermazione delle liberta’ civili nella sfera personale e del vivere comune”. “Se entro un anno, come dice la Ministra della Salute Elena Salgado -e sul mantenimento delle promesse di questo Governo nutriamo pochi dubbi- la Spagna avra’ una nuova legge anche sulla clonazione terapeutica e ricerca su cellule staminali, all’Italia restera’ il triste primato di paese piu’ anti-moderno e anti-scientifico d’Europa”.