Legalizzazione cannabis. I pro della commissione federale sanitaria della Svizzera

 Le riforme delle politiche sulle droghe negli Stati Uniti hanno a lungo guardato all’Europa come un esempio di politiche progressiste per porre fine ai danni della fallita guerra alla droga. La Svizzera è stata un pioniere innovativo, ma è in qualche modo arretrata rispetto agli altri Paesi in cui la cannabis è legale, implementando attualmente solo una decriminalizzazione e politiche mediche limitate, sebbene sia leader sui prodotti a basso contenuto di THC e ad alto contenuto di CBD. Bene, la Svizzera potrebbe aver appena iniziato i propri passi verso la legalizzazione della cannabis per adulti dopo che un dipartimento della sanità, la Commissione federale svizzera per le dipendenze, ha appena pubblicato un rapporto che chiede la fine del divieto.
Questo annuncio importante, che va anche oltre le posizioni di esperti e sostenitori dell’industria della cannabis, avrà un suo effetto su Zurigo per l’International Cannabis Business Conference e CannaTrade questo 15-16 maggio, e si spera possa portare presto a cambiamenti politici concreti così come la commissione sanitaria svizzera ha elencato nella sua relazione: Tutti gli studi scientifici sui rischi associati al consumo mostrano che la cannabis causa pochi danni fisici e psicologici. I rischi derivano principalmente dal consumo di prodotti contenenti un’alta percentuale di THC, consumo simultaneo di tabacco, uso durante l’infanzia e prima adolescenza e uso a lungo termine.
Il buon lavoro svolto in prevenzione e trattamento è stato confermato negli ultimi dieci anni. Tuttavia, gli sviluppi e i modelli di consumo dimostrano che è molto importante mettere in atto misure di riduzione del rischio per i consumatori. E il divieto esistente impedisce l’adozione di misure di riduzione del danno e di minimizzazione del rischio, nonché l’estensione delle misure preventive.
Le conoscenze attuali forniscono una solida base per il proseguimento delle iniziative politiche e lo sviluppo costruttivo della legge sugli stupefacenti. La Commissione federale per i problemi di dipendenza (CFLA) raccomanda pertanto che:

Il Narcotics Act deve essere riformato in modo che:
– l’uso di cannabis non sia più punito;
– in Svizzera si può sviluppare un mercato regolamentato della cannabis, con controlli sulla concentrazione degli ingredienti, produzione, distribuzione e vendita di prodotti;
– possono essere applicate misure di riduzione del rischio e del danno.

Si spera che i legislatori e i responsabili politici svizzeri ascolteranno i loro esperti di dipendenza e avanzeranno con la legalizzazione più presto possibile. Un programma pilota federale è stato preso in considerazione e le farmacie svizzere vorrebbero dispensare la cannabis sia a pazienti che a consumatori, ma si spera che anche la comunità svizzera che gira intorno alla cannabis possa avere il diritto legale di coltivarla ad uso personale.
È sintomatico vedere un’agenzia governativa sanitaria così importante richiedere la legalizzazione della cannabis. Non vedo l’ora di vedere la Svizzera che avanzi come le altre nazioni che stanno legalizzando creando più libertà, posti di lavoro ed entrate fiscali.

(Articolo di Anthony Johnson pubblicato sulla rivista della ICBC – International Cannabis Business Conference del 01/05/2019)