Inflazione più o meno stabile. Meno male che c’è l’Ue
L’inflazione, stima Istat, è in calo? No, cresce. Ma che dici: è stabile. Perversione dei numeri, che fa reagire ognuno a modo proprio. Accade perché c’è un aumento dello 0,4% su base mensile e – su base annua – del 5,5% rispetto a +5,9% del mese precedente. Alla fine, qualunque valutazione si possa dare, sta di fatto che la situazione è pressoché stabile, e sono lontane le “ballate” intorno al numero 2 di prima della crisi energetica a cui tutti agognano. Ovviamente ci sono le previsioni di pinco e pallo, ognuno col proprio osservatorio, tutti di parte, non basati sulla scientificità dell’Istat.
La “tenuta” continua ad essere merito dei prezzi energetici. Il cosiddetto carrello della spesa (che in genere fa alzare le antenne a tutti) è sceso da 10,2 a 9,6%. Ma al “gelo” dei numeri, visto anche il calo della fiducia dei consumatori, sembra corrispondere una realtà che, mentre stenta a riprendersi dopo gli aumenti dei mesi scorsi e il sostanziale calo che viene registrato mese per mese… una realtà che vede e percepisce sempre prezzi in crescita.
Un contesto in cui per i consumatori una cosa è certa: è il momento di acquistare meno (soprattutto quegli acquisti un po’ più impegnativi come casa, macchina, elettrodomestici) e risparmiare di più. Il risparmio è oggi anche favorito dai tassi aumentati che ha stabilito la Banca centrale europea (Bce).
In attesa di cosa? Mistero! Se dovessimo far fede ai provvedimenti e le iniziative del governo e del parlamento (tutte per il mantenimento dello status quo e la cura delle presunte emergenze con bonus che durano poco e poi… punto e da capo), sarebbe forte la tentazione di alimentare il mondo del sommerso.
E la situazione è ancor più grave perché anche da parte delle opposizioni istituzionali al governo e in parlamento, non arrivano segnali di speranza, oltre alle molte rabbie e slogan.
Attrezziamoci, al momento, per una lunga traversata del deserto ma con una certezza: non c’è un baratro vicino in cui sprofondare finché siamo nel sistema economico e sociale dell’Unione europea… non è un caso che l’unico saggio consiglio che ci è arrivato (risparmiare e spendere meno per far calare l’inflazione) ci arriva dalla Bce.
Qui il video sul canale YouTube di Aduc
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