Germania. Pluralita’ di voci sulla ricerca con le cellule staminali
Dal Frankfurter Allgemeine Zeitung del 16 luglio 2007
Sei anni fa, la prima pronuncia del Consiglio Etico Nazionale ebbe come oggetto la ricerca con le cellule staminali; l’ultima, prima del suo scioglimento, riguarda nuovamente il controverso uso degli embrioni. Dopo la pausa estiva il Consiglio etico verra’ sciolto, per lo meno nella sua forma attuale, e sostituito dal Consiglio Etico Tedesco, che non sara’ piu’ solo referente del Governo ma -questa e’ la novita’- anche della Camera dei deputati. Il 16 luglio, il Consiglio uscente e la sua presidente Kristiane Weber-Hassemer hanno voluto lasciare una sorta di testamento: la maggioranza degli esperti ha rinnovato l’esortazione a liberalizzare sensibilmente le condizioni e i divieti che gravano sui ricercatori tedeschi impegnati a sperimentare con le cellule staminali. L’ambiente dei bioeticisti si e’ rivelato insolitamente aperto a una revisione radicale della tutela dell’embrione.
Mentre in Paesi come Gran Bretagna, Singapore, California e Svezia gli studiosi di cellule staminali hanno a disposizione 500 linee cellulari provenienti da embrioni, i loro colleghi tedeschi sono frenati dalla legge: da quando e’ in vigore la normativa attuale (luglio 2002), essi possono lavorare solo con le linee cellulari prodotte prima del primo gennaio di quello stesso anno. In tal modo si voleva evitare che venissero dati ai ricercatori tedeschi, e quindi poi distrutti, gli embrioni derivati da programmi di fecondazione medicalmente assistita. Il vincolo di quella data intralcia pero’ molto il loro lavoro. Sostengono che quelle linee cellulari sono impure, in quanto contengono componenti animali e virali, e che sono sempre meno oggetto di pubblicazioni internazionali.
L’esperto di diritto pubblico Horst Dreier, parlando alla Brandenburgische Akademie di Berlino a nome di quattordici membri del Consiglio su ventiquattro, ha chiesto la cancellazione della data di scadenza, per sostituirla con la valutazione di singoli casi. Una volta rispettato il criterio indicato dall’Istituto Robert Koch e dalla sua Commissione Etica interna, ossia “che la produzione di determinate linee staminali non derivi da una richiesta di un committente ne’ sollecitata da qualcuno in Germania”, si dovrebbe poter autorizzare l’importazione delle cellule staminali embrionali piu’ recenti,.fermo restando il divieto di utilizzare cellule staminali embrionali prodotte ad esclusivo scopo commerciale. “Con questo tipo di regolamentazione rimarrebbe fermo il concetto base della legge di tutela dell’embrione, ma senza ostacolare inutilmente i ricercatori”, ha detto Dreier. Nove consiglieri, rappresentati dalla bioeticista Regine Kollek, si sono pero’ opposti a quest’istanza pragmatica. “Se rinunciamo alla data fissata, inizia una doppia morale”, ha messo in guardia la signora Kollek. Ma nemmeno i contrari sono arrivati a un pare comune; hanno solo delineato due “opzioni operative”: o si rimane alla regola della data, affiancata da forti investimenti nella ricerca sulle staminali adulte per compensare il fatto “che la Germania nella ricerca con le staminali embrionali umane non avra’ praticamente piu’ nessun ruolo internazionale da giocare”, oppure si dovra’ rivedere totalmente la legge di tutela dell’embrione e relative norme, in modo da consentire che gli embrioni sovrannumerari e gli ovuli fecondati, giacenti nelle cliniche tedesche per la fecondazione assistita, vadano a benficio della biomedicina.”Tutto il resto sono pseudosoluzioni”, ha detto la signora Kollek. E la presidente Weber Hassemer ha aggiunto che c’erano anche due altri pareri di singoli consiglieri. Quattro posizioni e mezzo su ventiquattro membri, anche questo fa parte dell’eredita’ del Consiglio Etico Nazionale. Testimonia del fatto che in quel consesso il pluralismo non e’ mai mancato. Il rimprovero che gli e’ stato mosso, d’aver usato il piede di porco per scardinare i tabu’, e’ caduto nel vuoto.
I premi Nobel, gli studiosi, le personalita’, che in questi giorni stanno accettando di far parte del Consiglio Etico Tedesco, devono piuttosto interrogarsi su come la loro attivita’ futura potra’ diventare una leva politica. Nella controversia sulle cellule staminali non sara’ facile per il nuovo Consiglio avere voce in capitolo, giacche’ deputati e lobbisti scientifici sono gia’ molto attivi nel far sentire la loro voce. Cosi’, la Societa’ Tedesca per la Ricerca e il partito liberale FDP vogliono abolire la data e consentire l’importazione di nuove linee cellulari; il deputato della SPD Roespel ha invece proposto di spostare la scadenza per una “sola volta” al primo maggio 2007, in modo che i ricercatori possano operare su colture cellulari esenti da virus; molti altri deputati sono contrari e auspicano “una data mobile”, ossia che tra il reperimento di nuove linee cellulari e il loro impiego sul territorio tedesco passi almeno un anno.
La vertenza sulle staminali ha quindi raggiunto una tale mole di dettagli che per la maggioranza degli osservatori e’ difficile ormai riconoscere i conflitti etici di fondo. Cosa che potrebbe rappresentare pero’ una “chance” per il nuovo Consiglio, il quale potrebbe dedicarsi a nuove sfide, magari ancora piu’ grandi e rimaste nell’ombra: a temi di cui oggi nessuno si occupa.
Traduzione di Rosa a Marca