Germania. Intervista all’eticista della SPD René Roespel sull’importazione di staminali embrionali
Signor Roespel, cinque anni fa Lei si era battuto contro l’importazione di cellule staminali embrionali. Come mai oggi si mette al fianco degli scienziati?
La ricerca con le cellule staminali embrionali non mi ha mai convinto. Pero’ nel 2002 abbiamo trovato un compromesso che ha posto fine alla discussione: esso consentiva l’importazione di linee staminali prodotte prima del 2002. Cio’ che mi ha fatto riflettere dopo l’ultima audizione parlamentare e’ che quel materiale non e’ piu’ utilizzabile. E dunque vengono meno i requisiti che erano alla base del compromesso raggiunto allora. La mia proposta attuale, di prorogare per una sola volta quel termine di scadenza, potrebbe essere una via d’uscita. Il consenso sostanziale di cinque anni fa, ossia di permettere la ricerca entro una cornice severa, non verrebbe meno.
Lei aveva gia’ intuito che si sarebbe arrivati a questo punto, se nel 2002 avvertiva: “La pressione per poter lavorare con linee staminali piu’ fresche aumentera’”. Si sente tradito dalla scienza?
Il problema e’ che allora c’erano solo 70 linee staminali. Erano troppo poche. Nel frattempo siamo arrivati a 500. Percio’, dico, e’ bene che i ricercatori abbiano una “porzione aggiuntiva”, ma non di piu’.
Gli studiosi non hanno mantenuto le promesse. Non c’e’ nessuna terapia. Forse sarebbe il caso di dire: Ora basta.
E’ vero. La ricerca non e’ stata in grado di portare prove. Anzi, nuovi lavori dimostrano che la riprogrammazione di normali cellule puo’ essere piu’ promettente. Percio’, nella mia richiesta faro’ ben presente che continuo a ritenere le staminali adulte la via migliore. Solo che, oggi, i ricercatori non hanno la possibilita’ di dimostrare il contrario. Lasciare completamente a secco la ricerca tedesca, mi parrebbe poco saggio.
Che fara’ se tra cinque anni i ricercatori chiederanno di nuovo linee staminali piu’ fresche?
E’ un argomento che sara’ privo di validita’. Con 500 linee esistono le condizioni per fare esperimenti per molti anni. Un termine di scadenza mobile equivarrebbe, secondo me, a inficiare il consenso di fondo. Prima di una nuova proroga i ricercatori dovrebbero dimostrare che esistono prospettive reali di nuove terapie. Non escludo che, prima o poi, ci potremo concentrare totalmente sulle cellule staminali adulte, che gia’ ora hanno delle applicazioni terapeutiche.
La SPD approva la Sua proposta?
La votazione non avra’ un vincolo d’appartenenza. Ma con il mio voto intendo dare un segnale chiaro.
(Dal 2002 al 2005 René Roespel ha presieduto la Commissione Etica della Camera dei deputati.)
Tratto dal Sueddeuetsche Zeitung del 4 luglio 2007 (traduzione di Rosa a Marca)