Droghe in carcere: non importa cosa
In molti ammorbidenti per tessuti è contenuta una sostanza euforizzante, non però in quelli venduti in Germania. Eppure molti detenuti li inalano. Evidentemente, se ci si crede, si ottiene l’effetto sballo.
Quando il cane poliziotto si mise ad abbaiare contro la bottiglietta di spray nasale, nell’agente di sicurezza del penitenziario Remscheid si accese la lampadina. Ecco perché negli ultimi tempi l’uso di questi spray è aumentato così tanto: le bottigliette vengono usate dai detenuti per drogarsi.
Chi dipende da oppiacei riceve il metadone dal medico del carcere. Ma le droghe “party” sono molto più diffuse. E nel cercare sostitutivi, la creatività dei tossicodipendenti non ha confini, come dimostrano i recenti fatti scoperti a Remscheid e in altre prigioni. “Nel bisogno, i drogati si buttano in corpo qualsiasi cosa”, afferma il tossicologo Volker Auwaerter dell’Università di Friburgo. “Sniffano collanti o il gas degli accendini”.
In realtà, ai detenuti di Remscheid non importava lo spray nasale; la boccettina serviva solo per inalare un eccitante: l’ammorbidente. Questa la conclusione cui è giunto il Dipartimento di Giustizia di Duesseldorf, dopo aver esaminato più da vicino il contenuto lattiginoso delle bottigliette. Dentro c’era un comune ammorbidente, distribuito agli “ospiti” dei penitenziari del Nordrhein-Westfalen quando lavano la biancheria. Ora è stato eliminato per decreto ministeriale. Il sospetto è che nell’ammorbidente ci siano dei componenti simili alle droghe. Analisi di laboratorio hanno rilevato nelle bottigliette manipolate la sostanza Gbl (gamma-butirrolattone).
70 euro al litro
Il Gbl è chimicamente simile al Ghb (gamma-idrossibutirrato) che in medicina è usato come narcotico. In piccole quantità il Gbl e il Ghb danno un effetto inebriante, euforico, disinibente. Ecco perché da anni il Gbl è consumato come droga da party, noto anche come ecstasy liquida o gocce K.o. Ma mentre il Gbh è soggetto alla legge sugli stupefacenti, il Gbl lo si trova quasi dappertutto.
Il tossicologo Auwaerter: “Si è sempre dibattuto se non fosse il caso di limitare questa sostanza, visto che il suo consumo mette a repentaglio la salute e può uccidere”. Il Gbl viene impiegato in molti processi di fabbricazione industriale. E’ contenuto soprattutto nei solventi -anche in alcuni diluenti per lacca da unghie, prima che fossero tolti dal mercato per sospetto uso improprio. In libertà, i tossicodipendenti comprano detergenti in Internet a “70 euro al litro”, spiega Auwaerter. “Che basta per mille dosi singole”.
Sorprende che proprio gli ammorbidenti appaiano insospettabili. Il Gbl “non è contenuto negli ammorbidenti in commercio in Germania”, sottolinea l’associazione dei produttori di detersivi. Una contraddizione che la portavoce del ministero Andrea Boegge non sa spiegare. L’ammorbidente in dotazione agli istituti di pena non è stato sottoposto a test, nemmeno la quantità di Gbl in quello contenuto nelle boccettine di spray nasale. E’ possibile che i detenuti abbiano reperito il Gbl in altri modi e poi mescolato all’ammorbidente -ciò che sorprende, vista la sua consistenza collosa.
Auwaerter ritiene che negli ammorbidenti possano esserci tracce minime di Gbl, così come ci sono in molte cose, anche nei vini. Ed è probabile che siano quantità insufficienti a provocare un effetto euforizzante. “Ma se qualcuno ha cominciato a spargere la voce tra i detenuti che l’ammorbidente è una buona droga sostitutiva, può aver centrato il bersaglio”. Gli interessati se ne convincono. E può bastare. Suggestione e allucinazione sono parenti stretti.
(articolo di Christina Berndt, pubblicato sul quotidiano Sueddeutsche Zeitung del 27-02-2011. Traduzione di Rosa a Marca)