Dall’analfabetismo all’interdizione il passo e’ breve

Ormai lo sanno tutti, gli italiani di biotecnologie e di biomedicina in generale sanno poco. La scorsa settimana, infatti molti giornali riportavano i risultati di due studi compiuti rispettivamente dalla Fondazione Giannino Bassetti e dall’Osservatorio di Pavia. Il primo riportava un dato di per se’ gia’ grave: sono pochissimi gli italiani che capiscono parole che sentono tutti i giorni, come geni, organismi geneticamente modificati o transgenici che dir si voglia. La cosa diventa inquietante quando, leggendo approfonditamente il rapporto, si scopre che una buona parte degli intervistati e’ convinta di sapere, tanto che si sbilancia in giudizi di accettabilita’ morale, pericolosita’ e convenienza. Il dramma diventa evidente quando l’analisi viene approfondita ancora, ed in questo il rapporto dell’Osservatorio di Pavia e’ insindacabile e spietato, e si scopre che la vera e propria condizione di analfabetismo in cui versano i cittadini del nostro Paese rispetto a cose che li riguardano cosi’ da vicino, non e’ frutto di disinteresse, ma di una vera e propria campagna di disinformazione fatta dai media, servizio pubblico radiotelevisivo in testa.
Si potrebbe pensare che tutto questo sia dovuto a cialtronaggine, ma cosi’ non e’, ci dice il rapporto di Pavia, e’ proprio scientemente costruito da chi, politici in testa, mette le ragioni delle sue opinioni davanti a tutto, anche quando, come nel caso del ministro della Salute, il suo compito istituzionale dovrebbe essere informare e garantire informazione sulla salute.
Abbiamo provato varie volte a chiedere conto a Girolamo Sirchia, che oggi bacchetta i suoi colleghi spronandoli a studiare, perche’ nelle mille occasioni in cui viene intervistato o compare in TV, preferisca dire la sua verita’, piuttosto che dare informazioni esaurienti su quanto la scienza dice. Ma non ci ha mai risposto. Chissa’ se rispondera’ a quel 20% di italiani, di cui nessuno vuole parlare, neanche chi li ha intervistati per conto della Fondazione Bassetti, che si sono dichiarati favorevoli alla clonazione umana per far concepire coppie sterili? Siamo sicuri di no, ne’ Sirchia ne’ alcuno dei nostri parlamentari si e’ curato di confrontarsi con i propri elettori su questi temi, ne’ lo vuole fare ora. Semplicemente per loro quel 20% di italiani, come i milioni di malati che aspettano nuova speranza dalla ricerca sulle cellule staminali, anche embrionali, non esistono. Ora lo sappiamo, questa minoranza silenziata non potra’ contare neanche su molti dei suoi concittadini, resi analfabeti, ma convinti di sapere. Sta ora a noi, a tutti noi, ricercatori, medici, ma ancora prima cittadini, malati e non, lottare per non essere interdetti.