Cure denti. Come il ministro si lava la coscienza
Giornata mondiale promozione salute orale. Il ministro della Salute Orazio Schillaci, come spesso avviene in queste “giornate” e in tante altre occasioni in cui si parla, ha evidenziato che “misure di prevenzione personale, unite a controlli regolari potrebbero evitare, o almeno ridurre o procrastinare, la necessità di cure più complesse, talora non pienamente risolutive, e con costi largamente più elevati”.
Belle parole, uguali a quelle che sentiamo ogni giorno da parte di altri decisori/responsabili in questioni di vitale importanza della nostra vita (ministero Ambiente, per esempio), ma che non accennano a passare dalle parole ai fatti. E’ proprio per questo, ogni volta che vengono pronunciate sono uno schiaffo all’intelligenza e alla salute di chi dovrebbe godere dei servizi.
Quello dell’odontoiatria è uno dei più scandalosi settori della salute pubblica: curarsi o fare prevenzione in una struttura del servizio pubblico è impossibile perché i servizi non ci sono e, quelle rare volte che c’è qualche strutturina, è una barzelletta per dimensioni e accessibilità.
Ma intanto il nostro ministro ha mostrato il suo interessamento. La politica dell’annuncio, nella società della comunicazione a 360 gradi, è solo una beffa. Ha forse il ministro annunciato un qualche provvedimento perché il Servizio Sanitario Nazionale provvederà all’istituzione di servizi odontoiatrici ovunque e all’altezza della bisogna? No, di certo.
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