Clima. Presidente Trump smentito dalla Nasa
Il nuovo presidente Usa ha un serio problema con la Nasa. I climatologi dell’Istituto Goddard per gli studi spaziali (GISS) hanno pubblicato l’analisi delle temperature planetarie per il mese di novembre 2016. Queste mostrano che l’anno 2016 prendera’ senza dubbio al 2015 il record di caldo dopo il rilevamento termometrico. Il mese di novembre mostra uno scarto nella media calcolata sul periodo 1951/1980 di 0,95 gradi. Uno scarto di 1,02 gradi sui primi undici mesi dell’anno. Un’osservazione in totale contraddizione coi discorsi di Donald Trump sul clima.
Questa pubblicazione non e’ sicuramente una sorpresa per gli specialisti del clima. Dopo due anni, l’episodio di El Nino che ha riscaldato le acque di superficie del Pacifico tropicale est, ha contribuito a questa temperatura planetaria elevata. Ma, se questa temperatura e’ nettamente piu’ elevata rispetto a quella degli ultimi anni di El Nino, questo lo si deve alla tendenza al riscaldamento provocata dall’intensificazione dell’effetto serra. Una intensificazione la cui origine e’ nota senza il minimo dubbio: essa proviene dalle nostre emissioni di gas ad effetto serra, in particolare del CO2 e del metano (le cui emissioni sono vigorosamente cresciute in questi ultimi anni).
I dati scientifici pubblicati dall’équipe GISS/Universita’ Columbia di New York non sono i soli in questo ambito. Ma essi sono convergenti con quelle di altre équipe, e considerate come un riferimento mondiale dall’insieme degli specialisti in materia.
Una grande caccia alle streghe
Cosa fa Donald Trump? Climatoscettico brutale -ha dichiarato che il cambiamento climatico e’ una “invenzione cinese” destinata a dare torto all’industria americana- ha nominato Scott Pruitt alla guida dell’EPA (agenzia federale per la protezione ambientale), un climatoscettico della medesima risma. La sua équipe, preparando la transizione con il governo Obama, ha posto una curiosa domanda: i nomi di tutti i funzionari che hanno partecipato alle COP, la diplomazia che ha operato nell’ambito della Convenzione Clima dell’ONU. L’annuncio di una grande caccia alle streghe? Mentre la Nasa potrebbe domandargli dei crediti per studiare la questione e levargli dei dubbi. Sembra che Trump non abbia in realta’ nessun dubbio, e considera che non e’ piu’ necessario misurare i parametri del clima terrestre. Una cosa che e’ molto logica in virtu’ dei valori ottenuti, che riducono a niente i discorsi climatoscettici.
Allertati, alcuni scienziati americani cominciano gia’ a fare appello ai loro colleghi del mondo intero per la riscossa.
(articolo pubblicato sul quotidiano Le Monde del 15/12/2016)