Città 30. L’esempio di Bologna.  Riprendiamoci le città


Dal 1 luglio a Bologna in quasi tutta la città (70%) ci sarà il limite di velocità a 30 Kmh. E’ la prima città capoluogo a farlo e nei primi sei mesi non verranno comminate multe. Oggi si va massimo a 30 Kmh solo ad Olbia. In Europa, valga l’esempio di Graz (Austria) che è Città 30 dal 1992: all’epoca il 70% era contrario, dopo due anni la percentuale si ribaltò..

Riprendiamoci le città
Crediamo sia un importante passo per rimettere in discussione il dominio dell’automobile privata e, di conseguenza, per avviare la trasformazione delle città in luoghi più vivibili, con una migliore pianificazione della mobilità ciclistica, moderazione del traffico e riqualificazione degli spazi pubblici. Si tratta di riprenderci quelle città, quasi tutte create molti secoli fa a misura di altre mobilità, e che oggi sono ostaggio della sovrana automobile.

Con la Città 30 migliora la sicurezza stradale, aumenta la mobilità pedonale e ciclabile, cala smog, gas, rumore e traffico, rende lo spazio pubblico più bello e vivibile ridando autonomia a bambini, anziani e disabili, nonché favorendo coesione sociale e commercio di vicinato.

Il primo studio italiano di un certo rilievo sui costi-benefici della Città 30 (realizzato da Polinomia in collaborazione col Comune di Bologna) dice che in una città come Bologna si perderebbero mediamente dodici secondi di viaggio.

Prestiamo molta attenzione e curiosità a quanto accade e accadrà a Bologna.

Qui il video sul canale YouTube di Aduc


CHI PAGA ADUC
l’associazione non percepisce ed è contraria ai finanziamenti pubblici (anche il 5 per mille)
La sua forza economica sono iscrizioni e contributi donati da chi la ritiene utile

DONA ORA