Cellule staminali: schiarite spagnole
Si sono sciolti come neve al sole i proclami della ministra della Sanita’, Ana Pastor, che solo poche settimane fa in Parlamento aveva tacciato di “irresponsabili” coloro che sostengono la ricerca con le cellule staminali embrionali. Di chi il merito? Forse di un “federalismo” che funziona? Ma procediamo con ordine.
Il 17 ottobre, il consigliere alla Sanita’ dell’Andalusia, Francisco Vallejo, annuncia l’istituzione di un gruppo scientifico presso il Centro de Investigacion Biomedica di Siviglia, diretto da Bernat Soria e finanziato dalla Giunta che mettera’ a disposizione gli embrioni umani congelati custoditi nelle cliniche di riproduzione assistita della Comunita’ autonoma. Gli embrioni, vitali come fonte di cellule staminali, potranno essere usati solo dopo cinque anni dal congelamento, a queste condizioni: che i donatori biologici diano l’autorizzazione; che non ci siano compensi economici; che diventino oggetto di studio da parte di un gruppo di prestigio e che siano inseriti in un progetto rilevante per una futura applicazione medica. Il Consigliere Vallejo e’ dunque il primo responsabile politico spagnolo a voler attuare le raccomandazioni elaborate dalla Comision Nacional de Reproduccion Asistida (istituita dal Governo nel 1998 e composta di scienziati, giuristi, bioeticisti). Nel novembre del 2001, la Commissione raccomandava al Governo di autorizzare la ricerca con gli embrioni non utilizzati nei trattamenti per la fertilita’, posto che la legge nazionale sulla riproduzione assistita proibisce l’impianto degli embrioni congelati da oltre cinque anni. Qual’e’ il problema?
Le cellule staminali si ottengono da embrioni umani di una o due settimane. Grazie alla loro capacita’ di differenziarsi in qualsiasi tessuto umano, gran parte della comunita’ scientifica internazionale le considera una promettente fonte per i trapianti nel trattamento del diabete, ma anche del morbo di Parkinson e dell’Alzheimer, delle malattie degenerative e vascolari, delle lesioni midollari e altro ancora. Ma c’e’ un ma. Per ricavarle bisogna distruggere quell’embrione di una o due settimane, e cio’ si scontra con l’opposizione della Chiesa cattolica e dei settori piu’ conservatori. E proprio con questi si e’ fin qui alleato il Governo spagnolo. La Giunta andalusa pero’ procede per proprio conto, ritenendo che motivazioni, e implicazioni di carattere medico, siano sufficienti a giustificare questo tipo di ricerca, del resto gia’ legalizzata in Svezia e in Gran Bretagna. E comunque e’ intenzionata a produrre i supporti giuridici necessari a togliere gli ostacoli posti dall’attuale legislazione. In questo e’ facilitata dal parere gia’ espresso da due componenti della Commissione sulla Riproduzione Assistita, Antonio Garcia Paredes e Manuel Atienza, i quali ritengono che un embrione non possa essere considerato vitale se non verra’ impiantato in una donna; e questo e’ il caso, per lo meno, degli embrioni che sono congelati da piu’ di cinque anni, visto che e’ la legge stessa a proibire il loro impianto dopo quella scadenza.
Il retroscena
Vallejo ha spiegato che gia’ da diversi mesi era in contatto con Bernat Soria con l’intento di realizzare una sperimentazione in Andalusia. Soria, come e’ noto a molti, aveva abbandonato le sue ricerche a Elche, poiche’ non aveva ottenuto la copertura legale per proseguirle. Cosi’ ha continuato il suo lavoro a Singapore, grazie a un progetto patrocinato dal Nobel per la medicina Sydney Brenner, e ad un altro progetto finanziato dalla Ue a cui partecipano otto laboratori europei. Secondo Vallejo, non proseguire su questa linea e’ immorale, poiche’ si negherebbero opportunita’ di sopravvivenza, e di qualita’ della vita, ai malati che non hanno altre possibilita’ di cura. I contatti sono stati proficui, e hanno portato alla decisione della Giunta di mettere a disposizione di Soria un laboratorio, perche’ possa proseguire nella sua ricerca finalizzata a trasformare cellule staminali embrionali in tessuti produttori di insulina da trapiantare nei diabetici. Sono state concordate anche le procedure. Il gruppo di ricercatori affiancati a Soria, sara’ composto da almeno sei specialisti, che gia’ lavorano in loco sulle malattie di tipo degenerativo; a questi si uniranno nuove professionalita’ scelte attraverso un concorso pubblico. La Giunta vuole che il gruppo si costituisca entro la fine dell’anno. E cio’ comporta che nei prossimi due mesi si attrezzino i laboratori, per i quali sono gia’ stati stanziati due milioni di euro. Pero’, la Giunta, vuole fare di piu’: stimolare il Consejo Interterritorial de Salud a discutere con sollecitudine dell’obsoleta legislazione nazionale, con l’intento di modificarla.
E ora veniamo al ribaltamento di posizione di Ana Pastor. Appena saputo della decisone presa dalla Giunta andalusa, la ministra, ha convocato Bernat Soria al ministero della Sanita’ per un incontro tra “tecnici”. Cosi’ e’ stato. Soria ha illustrato ai dirigenti della Sanidad il lavoro svolto con le cellule staminali, sia embrionali che adulte, per ottenere la formazione di cellule beta pancreatiche produttrici di insulina. Commento dei suoi interlocutori: “si e’ posta, manifestamente, la necessita’ di continuare a lavorare sulle distinte linee attualmente aperte”. Che cosa significa in concreto? Che gli embrioni congelati in sovrannumero potranno uscire dal limbo legale in cui si trovano. Il ministero della Sanita’ ha infatti annunciato che richiedera’ alla Commissione per la Riproduzione Assistita “un’analisi urgente e dettagliata” del loro stato, per stabilire i criteri che assicurino la scelta dei non vivibili, visto che per il ministero non c’e’ nessun problema a permettere la ricerca con gli embrioni non tali. Insomma un incontro proficuo, a detta di tutti, Soria compreso, il quale ha aggiunto che ci sono buone ragioni per sperare, anche se e’ fondamentale che i diabetici continuino a curarsi con le cure oggi disponibili, mentre il sistema sanitario si deve impegnare a includere via via le terapie che si dimostrino sicure. A proposito dei diabetici: la loro pressione e’ servita. Proprio la scorsa settimana avevano inoltrato al Defensor del Pueblo 1.330.000 firme a sostegno della ricerca con le cellule staminali di origine embrionale. Un atto sicuramente non secondario nella decisione dei responsabili della Sanita’ di convocare a tambur battente Bernat Soria e poi di assumere le decisioni di cui sopra.