R.Ceca. Proposta di legge per legalizzare il suicidio assistito

Il dibattito sull’eutanasia nella Repubblica Ceca si e’ acceso per la prima volta questa estate, dopo che un cittadino si e’ recato in Svizzera per ottenere un aiuto medico al suicidio. Tutti i sondaggi mostrano che la gran parte dei cittadini cechi, piu’ di due terzi, e’ favorevole alla legalizzazione.
Ora, Boris Stastny, deputato del Partito democratico civico, che ha preparato una proposta di legge per legalizzare il suicidio medicalmente assistito, chiede che sulla questione vi sia maggior dibattito. “Durante i 40 anni di regime comunista, i diritti di cittadini cechi sono stati fortemente limitati. Legalizzare l’eutanasia e’ un altro modo per aumentare il grado di liberta’ dell’individuo”.
La proposta di legge prevede la possibilita’ per i medici di prescrivere i farmaci necessari a darsi la morte, farmaci che il paziente dovra’ essere in grado di autosomministrarsi. Solo i maggiorenni, capaci di intendere e di volere e che fanno ripetute richieste di morire, potrebbero ottenere l’autorizzazione di un tribunale.
Contraria alla proposta la direttrice dell’hospice di Cesta domu, Martina Spinkova: “La societa’ non e’ ancora pronta per la legalizzazione dell’eutanasia, ed il dibattito e’ ancora molto confuso. L’eutanasia e’ una soluzione semplice. Le cure palliative nella Repubblica Ceca sono ancora in una fase iniziale. Il dolore nelle fasi finali della vita puo’ essere eliminato nel 99 per cento dei casi”, dice Spinkova. “Ma spesso qui le persone muoiono in condizioni indegne. Chiunque abbia auto l’esperienza della morte in ospedale di un parente affetto da una malattia a lungo termine, ha paura. E’ una paura che alimenta il desiderio di legalizzare l’eutanasia.”
D’accordo Zsenka Rybova, vice direttore di un’associazione contro l’eutanasia. “Molte persone in questo Paese non muoiono bene. Muoiono sole in ospedale. Si sentono depresse perche’ abbandonate dalla societa’. Ma non deve essere sempre cosi’. Esiste la possibilita’ di morire bene. Vivere la morte di un parente puo’ essere una esperienza significativa per l’intera famiglia. Teoricamente puo’ essere eliminato tutto il dolore”.
Ma Marek Setina, primario di cardiologia presso l’ospedale universitario Motol a Praga, spiega che in realta’ la medicina non e’ in grado di garantire l’assenza di dolore nelle fasi finali della vita. “Spesso i farmaci usati per lenire il dolore hanno effetti collaterali. In molti casi, quando una dose e’ forte, i pazienti sono pesantemente sedati e a malapena coscienti. Ed alcune cose, come la disperazione e la mancanza di speranza, non le puoi proprio eliminare”. Setina dice che la societa’ potrebbe essere pronta per la legalizzazione dell’eutanasia. “Dovrebbe essere severamente regolata, ma credo che l’opzione dovrebbe esistere”.
Nota anche che le cure palliative di alta qualita’ e la legalizzazione del suicidio assistito non si escludono a vicenda. Milan Hamersky, presidente del Partito riformatore liberale, e’ d’accordo. “Per piu’ del 90% dei pazienti, l’eutanasia non sarebbe un’opzione accettabile. Ma la gente dovrebbe avere la possibilita’ di fare quella scelta”.
Hamersky si dice anche poco sorpreso dai sondaggi. “I cechi sono fra le persone meno religiose in Europa. Tendono a vedere le cose in maniera pragmatica. Non vogliono morire in condizioni indegne, non vogliono soffrire e vogliono sentire di avere la situazione ancora sotto controllo e poter scegliere”.
Come Stastny, Hamersky chiede maggiore dibattito sulla questione. Vorrebbe che la questione oltrepassasse la contrapposizione fra si’ e no e divenisse una discussione sul come e cosa. “La legge probabilmente non passera’ al primo tentativo. Ci vorra’ un po’ di tempo, ma penso che eventualmente ci arriveremo”. (Prague Post)