Carne coltivata. I deliri di Coldiretti


La carne coltivata, che Coldiretti si ostina a chiamare sintetica… e che sintetica non è, ha portato il presidente della più importante associazione italiana di agricoltori a delirare. L’occasione è un intervista in cui sostiene che questi prodotti “dovrebbero essere equiparati ai prodotti farmaceutici”.

Tranquillizziamo il nostro presidente che probabilmente si è dimenticato che il progetto di legge che vieta produzione e commercializzazione, già approvato al Senato, è in dirittura d’arrivo alla Camera… per cui c’è poco da mettere in farmacia un prodotto che non può esistere per legge.

Aggiungiamo che, con la logica della farmacia, si sa dove si comincia e non dove si arriva. Per esempio, il vino. Le cui etichette sono osteggiate da Coldiretti e non solo, se dovessimo sapere cosa c’è dentro oltre l’uva… altro che farmacia. 

Stessa cosa si potrebbe dire per tanti prodotti della nostra cucina, inclusa quella di eccellenza made in Italy. Il pomodoro nasce da una serie di innesti e rimaneggiamenti da un prodotto che ci è arrivato dal Sudamerica.

E’ evidente che il problema (che esiste) è mal e faziosamente posto da Coldiretti, che confonde il rigore scientifico e normativo per evitare di produrre e commercializzare prodotti che possano essere nocivi alla salute, con gli interessi economici della propria categoria. Interessi che invece di affermarli in un mercato concorrenziale, tende ad impedire che la sua concorrenza possa farsi avanti ed esistere.

Si aggiunga anche un paradosso: la crociata di Coldiretti sarebbe anche contro ““chi vuole concentrare ulteriormente la ricchezza nelle mani di poche persone… impossessandosi del cibo sarà in grado di influire anche sulle scelte politiche a livello globale”. Detto da chi decide il bello e cattivo tempo in tutto il governo e non solo, ignorando che oggi la ricerca sulla carne coltivata (e non sintetica) è appannaggio di nuove e piccole aziende emergenti e non di multinazionali (che quand’anche lo fosse, che male ci sarebbe?)… detto dalla Coldiretti è darsi bastonate in testa da sola.

Qui il video sul canale YouTube di Aduc

 

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