Via dal razzismo. Riprendiamoci l’istinto di umanità

La notizia, vedo sui siti argentini, è “vecchia” di sei giorni, ma, si sa, le notizie buone tardano ad arrivare, mentre quelle cattive, e purtroppo anche quelle false, ci travolgono seduta stante.
E allora rallegriamoci che questa bella notizia sia arrivata con le relative immagini e ringraziamo il collega della poliziotta che ce l’ha fatta conioscere tramite Facebook.
Una poliziotta argentina, in servizio in un ospedale di Buenos Aires, ha seguito il proprio istinto di madre di una bimba molto piccola, e ha offerto il seno a una creatura di sei mesi denutrita, figlia di una donna arrestata e portata in ospedale coi suoi sei bambini/e.
Celeste Ayala, questo il nome della poliziotta, non ha esitato a nutrirla, superando ogni remora sia rispetto al fatto che questa creatura avesse la pelle scura, sia anche rispetto al fatto che fosse “sporca” come aveva osservato, pare, un’infermiera.
Questo gesto,grazie alla condivisione su Facebook, che ne ha fatto il collega, non solo ha avuto una platea di decine di migliaia di persone, ma è anche  valso a Celeste Ayala una promozione, per così dire, sul campo.
Il capo della polizia di Buenos Aires, Cristian Ritondo, si legge nella breve cronaca di Repubblica, ha anche ricevuto la  poliziotta per ringraziarla personalmente“per questo gesto di amore spontaneo che è riuscito a calmare il pianto della bambina”.

A me sembra che questo gesto rappresenti quella che dovrebbe essere la normalità delle relazioni umane. Forse mi illudo, ma sono ancora convinta, nonostante tante prove contrarie, che il nostro istinto di esseri umani è quello di salvare la vita, di salvare vite, senza guardare alle caratteristiche delle persone in difficoltà. Perché, se così non è, allora l’umanità ha davvero i giorni contati.
  
Qui l’articolo su “La Prensa”, quotidiano argentino.