Consumo libri. Il futuro in mano a giovani e donne
E se qualcuno crede che i giovani siano i meno attenti, è bene sapere che il 58,6% dei ragazzi tra 11 e 14 anni, ha letto, non per motivi scolastici, almeno un libro. Inoltre le donne (46,4%) sono più degli uomini (36,1%), Con un record tra le ragazze 11-24: oltre il 60% ha letto almeno un libro.
Il futuro in mano a giovani e donne
Insomma i giovani e le donne sembrano essere più dedite ad informarsi su un libro. Se si considera che la lettura di un libro è mediamente indice di maggiore attenzione a cultura e istruzione, siamo felici di avere conferma che il nostro futuro si basa su giovani e donne. Certo, si possono considerare anche altri tipi di futuri, quelli legati alla cultura e all’informazione di social e alcuni festival canori, per esempio. Ma al momento, se la storia non ci inganna, le persone più istruite, e più riflessive come solo la lettura di un libro può rappresentare, sono quelle che ci hanno fatto stare meglio economicamente, umanamente e socialmente.
Non auspichiamo che ci siano continui lockdown perché il numero di lettori di libri cresca, ma grazie al confinamento domestico registriamo la scoperta di se stessi, l’apertura e la riflessione mentale che caratterizza la lettura di un libro (anche in gruppo e collettivamente, sebbene questo metodo è raro dalle nostre parti.). E auspichiamo che questo “contagio culturale”, questo “consumo” di libri si faccia sempre più strada.
Un consiglio per tutti: quando leggete un libro, non tenetelo solo per voi, invitate amici a leggere altrettanto libro e a confrontarsi per capire quanto lo scrittore ci ha voluto comunicare. Riuscendo, così, anche a capire meglio, oltre alle riviste e rubriche letterarie, quanto un autore e il suo metodo/pensiero ci possa aiutare a vivere meglio.
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