Germania. I Verdi contro il proprio leader Joska Fischer

Il ministro degli Esteri Joska Fischer e’ sotto tiro nel suo Partito per la posizione che ha assunto in tema di clonazione. Gli esperti di tecnologia genetica del Gruppo Parlamentare Verde lo vogliono costringere a battersi con fermezza in campo internazionale contro qualsiasi forma di clonazione umana e non solo riproduttiva.
I deputati Verdi criticano la linea tenuta finora da Fischer, il quale presso le Nazioni Unite si e’ battuto soltanto contro la clonazione riproduttiva, contrariamente alle deliberazioni dei Verdi e dei partiti della coalizione che rifiutano sia la clonazione riproduttiva che quella terapeutica. Un divieto cosi’ assoluto corrisponde alla normativa tedesca e ha il consenso di larga parte della popolazione, sostengono i Verdi, che sono decisi a battersi nella maggioranza Rosso-Verde affinche’ la Germania mantenga una posizione netta di tutela degli embrioni.
L’antefatto
La discussione in sede Onu sul divieto internazionale della clonazione e’ fallita il 19 novembre scorso ed e’ stata rinviata all’autunno del 2003. L’iniziativa di una convenzione internazionale era partita da Germania e Francia, con l’intento di proibire la clonazione riproduttiva, lasciando a un secondo momento la discussione su quella terapeutica. Ma la trattativa non e’ andata in porto perche’ Stati Uniti e Spagna sostenevano la necessita’ di un divieto molto ampio, mentre Cina e Gran Bretagna si sono battute contro qualsiasi accenno alla clonazione terapeutica.
Ora i Verdi rimproverano a Fischer il fallimento della sua strategia. Tanto piu’ che in queste ultime settimane vari gruppi hanno annunciato l’imminente nascita di bambini-cloni. Cio’ significa che non si puo’ piu’ aspettare l’autunno prossimo, bisogna agire subito, sostengono.
Infine i Verdi criticano anche il Governo statunitense che non ha una legge contro la clonazione e quindi manca di credibilita’.