Assistenza al suicidio: congresso internazionale in primavera

In occasione dei suoi trent’anni d’attività, la sezione svizzera della società d’assistenza al suicidio Exit, organizza il congresso dell’Associazione mondiale per il diritto all’autodeterminazione che si tiene ogni due anni.
L’incontro si svolgerà al swissôtel di Zurigo Oerlikon dal 13 al 18 giugno, dove cento delegati provenienti da 45 Paesi in rappresentanza di 55 associazioni discuteranno del tema e di un programma quadro.
Il vicepresidente di Exit, Bernhard Sutter, lo considera un’occasione per dare più forza a livello mondiale al diritto di decidere come porre fine ai propri giorni. La Svizzera, con la sua legge liberale e un ruolo da battistrada, è il luogo ideale per il congresso, dice; solo i Paesi del Benelux e singoli Stati Usa hanno delle legislazioni altrettanto avanzate. “Siamo però consapevoli che l’incontro avverrà sotto lo sguardo vigile degli oppositori all’aiuto al suicidio”. Questi oppositori si trovano in vari partiti; uno di questi, il partito di destra Unione Democratica Federale, aveva recentemente lanciato due iniziative per bloccare il cosiddetto “turismo della morte nel Canton Zurigo”, ma tutt’e due sono state respinte dall’80% dei votanti.
Ci sarà anche Dignitas, la seconda organizzazione d’assistenza al fine vita, che però non farà parte del comitato organizzativo, sia perché il congresso prende spunto dal trentennale di Exit, sia perché la direzione di Exit ha da tempo escluso una collaborazione tra loro.

(da Neue Zuercher Zeitung del 02-02-2012. Traduzione di Rosa a Marca)