Eutanasia all’italiana. Quando la politica uccide

Un fatto di cronaca: a Firenze un signore di 80 anni uccide la moglie ottantenne malata e poi si suicida. Eutanasia all’italiana. Meno nota del celebre “divorzio all’italiana” che, oltre ad essere un celebre film, era una realtà che “giustificava” il delitto d’onore quando il divorzio non era ancora legge, oggi l’eutanasia all’italiana ha un suo posto nella pratica e nella cultura.

Pochi sono informati della possibilità di levarsi la vita andando in Svizzera ed ecco che imperversa il metodo “fai da te”. E’ probabile che in episodi come quello fiorentino una vita (marito) sarebbe stata risparmiata e un’altra (moglie) avrebbe cessato senza il trauma dell’assassinio.

La mancanza di una legge che regolamenti l’eutanasia (già indicata come possibile dalla Corte Costituzionale, 242/2019) porta a queste pratiche.
In Italia i favorevoli ad una legge in materia sono il 93%, ma nel febbraio di quest’anno, sempre al Corte Costituzionale a presidenza Giuliano Amato, ha ritenuto di non ammettere un referendum che avrebbe chiamato gli italiani a decidere, una decisione tutta politica che,di fatto, è foriera della eutanasia all’italiana. La politica ha quindi deciso di uccidere le decisioni delle persone di disporre di se stessi e di uccidere le persone che aiutano per amore e rispetto.

Quanti altri casi come quello fiorentino saranno necessari per umanizzare e razionalizzare la politica?
 

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