Stati Uniti d’Europa. Pandemia: finalmente l’Europa si muove unita

 Finalmente l’Europa si è mossa unita nel chiedere una indagine sull’origine e la diffusione del Coronavirus (Sars-Cov-2).

E’ successo durante l’assemblea della Organizzazione mondiale della Sanità che si sta svolgendo in questi giorni. L’iniziativa, che avevamo sollecitato agli organismi europei, servirà a chiarire le responsabilità della Cina che, a nostro parere, ha sottaciuto la gravità della diffusione virale.

Risultato: 4,8 milioni di infettati e 318 mila morti. Almeno secondo le statistiche ufficiali.

La bozza di Risoluzione, per l’avvio dell’indagine, è stata proposta dall’Unione europea, alla quale hanno aderito numerosi Paesi per un totale di 116 adesioni. Per l’approvazione della Risoluzione occorrono i due terzi del totale dei componenti che è di 194 Paesi. Oggi la decisione.

Ovviamente contraria ad una indagine indipendente la Cina e lo stesso direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom, il che non ci meraviglia. 

E’ probabile che l’indagine sarà portata avanti dalla stessa Oms, il che non ci rassicura, visto che l’Australia, che aveva chiesto una ricerca indipendente, è stata per questo sanzionata dalla Cina con l’aumento dei dazi doganali.

Se la Risoluzione sarà approvata e le accuse provate, la Cina dovrà rispondere dei propri atti e, a nostro avviso, risarcire i danni che ha provocato. 

Siamo soddisfatti che l’Unione europea si sia mossa  congiuntamente. E’ un primo passo. Il successivo dovrà essere quello di avere un responsabile europeo alla Salute. 

L’esperienza ha dimostrato che è fondamentale muoversi insieme per contrastare questa o altre situazioni sanitarie che si dovessero evidenziare nei prossimi anni. 

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