Legge e diritto aborto. Italia superata dalla Polonia?


In italia l’applicazione della  legge sull’aborto è problematica, a maccha di leopardo. Motivo principale: diversi medici e sanitari che fruendo del diritto all’obiezione di coscienza, rendono molti ospedali impraticabili. Far sì che ogni ospedale sia messo in condizione di garantire questo servizio/diritto… sarebbe una riforma importante, ma buona parte dei partiti pro-aborto hanno il terrore di toccare l’attuale legge e sottomettersi alle scorribande degli anti-aborto.

Ma il mondo e l’Europa cambiano, e anche in modo incredibile.

In Polonia, che ha una legge restrittiva in materia (l’interruzione di gravidanza è consentita solo in seguito a stupro, minaccia per la vita della madre e danno al feto), è entrata in vigore una risoluzione sull’obiezione di coscienza che impone agli ospedali di avere in loco un medico in grado di praticare aborti secondo la legge.

Incredibile, appunto: la Polonia ha superato l’ItaliaPur con un diritto limitato, ha però stabilito che lo stesso debba poter essere esercitato in tutte le sue strutture sanitarie.

Crediamo che questo ci possa servire di lezione e, per far sì che il diritto (come stabilito dalla nostra legge) sia esercitabile, dovrebbe essere  fatto altrettanto anche in italia: ogni struttura sanitaria dovrebbe essere abilitata.
Occorre “osare” e, così, mettere anche alla prova l’attuale maggioranza di governo che, mentre a parole dice di non voler modificare nulla dell’attuale legge, ha approvato disposizioni che hanno aperto i consultori interni agli ospedali anche ad associazioni il cui scopo è quello di convincere le donne a non abortire.

E’ bene ricordare che l’eterno dibattito sul diritto all’aborto, in questo momento sta accumulando successi, dopo che in Francia il diritto è entrato in Costituzione e il Parlamento europeo ha votato perché sia considerato un diritto fondamentale.

Qui il video sul canale YouTube di Aduc