Caccia ai tumori primari. L’intelligenza artificiale rintraccia la fonte

 Circa il 5% di tutti i tumori non hanno un organo di origine noto. Le persone con questi tipi di cancro hanno bassi tassi di sopravvivenza, a meno che non venga scoperta la posizione del tumore primario. Per trattare i tumori metastatici i medici devono saperne la provenienza, cioè quale sia l’organo originario dal quale si diffondono le cellule cancerogene; alcuni tumori rimangono nascosti fino a quando non vengono scoperti in altri organi distanti da quello originario.

Gli scienziati hanno sviluppato uno strumento di intelligenza artificiale (IA) che supera i patologi nell’identificare le origini delle cellule tumorali metastatiche che circolano nel corpo. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica “Nature Medicine”. Il modello di indagine adottato è stato più efficace nel prevedere l’origine di un tumore e potrebbe aiutare i medici a migliorare la diagnosi e il trattamento del cancro in fase avanzata e a prolungare la vita delle persone.

L’intelligenza artificiale (IA) è un settore dell’informatica che studia la possibilità di costruire computer che siano in grado di riprodurre il funzionamento di alcune capacità della mente umana. L’applicazione di questa tecnologia è diffusa in diversi campi, tra i  quali la medicina.

Un algoritmo, cioè una lista di istruzioni da seguire per risolvere un problema da trasferire a un computer, potrebbe eliminare le ipotesi relative al trattamento dei tumori metastatici prevedendo la posizione dei tumori primari.

Le cellule tumorali sono contrassegnate con caratteristiche identificative basate sull’organo nel quale il cancro è emerso per la prima volta. I ricercatori hanno addestrato un’intelligenza artificiale (IA) a riconoscere queste caratteristiche utilizzando immagini di cellule tumorali estratte dai fluidi pleurici e peritoneali di persone di cui era nota la localizzazione del tumore primario. Quando è stato testato, l’algoritmo aveva una probabilità dell’83% di prevedere correttamente l’organo in cui il cancro era emerso per la prima volta e una probabilità del 99% di avere la risposta giusta nelle tre principali previsioni di origine tumorale. Avere un elenco delle prime tre provenienze è utile perché può aiutare i medici a ridurre il numero di test aggiuntivi – spesso intrusivi – necessari per identificare le origini di un tumore. Ad esempio, le cellule del cancro silente al seno,  che migrano verso i polmoni, mantengono l’aspetto originario, il che consente di individuare l’organo principale ammalato, cioè il seno  stesso.

il professore di Patologia, Faisal Mahmood, che studia le applicazioni dell’intelligenza artificiale nell’assistenza sanitaria presso la Harvard Medical School di Boston (Massachusetts, Usa), ha utilizzato l’intelligenza artificiale per prevedere l’origine dei tumori da campioni di tessuto; altri team di ricercatori hanno utilizzato i dati genomici. La combinazione delle tre fonti di dati – cellule, tessuti e genomica – potrebbe migliorare i risultati per le persone con tumori metastatici di origine sconosciuta e con l’IA si potranno individuare quelle connessioni che potrebbero sfuggire all’attenzione dei medici;le persone che erano state trattate secondo le previsioni dell’algoritmo vivevano più a lungo di quelle che non erano state sottoposte alla procedura con l’IA.

CHI PAGA ADUC
l’associazione non percepisce ed è contraria ai finanziamenti pubblici (anche il 5 per mille)
La sua forza economica sono iscrizioni e contributi donati da chi la ritiene utile
DONA ORA