Manovra finanziaria e la famiglia che non c’è
La manovra finanziaria per la famiglia è problematica, perché non prende in considerazione la famiglia media ma quella ipotetica che dovrebbe rispondere ad alcuni standard di una cultura che è sempre più minoritaria, ma non sembra che lo sia nella testa di chi ci governa.
Per capire, è importante considerare che il numero medio di figli per donna nei primi sei mesi del 2023 è di 1,22. Un dato che sembra ignorato.
CONTRIBUTI PREVIDENZIALI
L’esonero dei contributi previdenziali è previsto fino al 2026 al 100% per le lavoratrici con tre o più figli (fino a quando questi non diventano maggiorenni) e un lavoro dipendente a tempo indeterminato. A livello sperimentale si applica, per chi ha almeno due figli, anche solo per il 2024.
C’è da considerare che le donne che hanno un lavoro sono il 40% e solo un terzo di esse ha un lavoro a tempo indeterminato. Questa misura, quindi, riguarda, nel 13% delle donne che lavorano a tempo indeterminato, solo quelle che hanno più di tre figli… considerato che ogni donna ha 1,22 figli….
ASILI NIDO
Il bonus per gli asili nido è erogato solo a partire dal secondo figlio.
Sembra proprio che la manovra finanziaria riguardi la famiglia che non c’è.
Con l’aggiunta che l’Iva che in passato era scontata per una serie di prodotti per donne e infanzia, viene rialzata
PRODOTTI PER L’INFANZIA
Viene alzata dal 5 al 10% l’Iva sui prodotti assorbenti, tamponi e coppette mestruali e alcuni prodotti per la prima infanzia (latte e preparazioni alimentari per lattanti) e ai pannolini per bambini. Alzata al 22% anche l’Iva per i seggiolini per bambini da installare negli autoveicoli.
Qui il video sul canale YouTube di Aduc
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